- Arte e Cultura
Quartiere San Leonardo
La casa di Rigoletto parrebbe inquadrarsi nel Quartiere San Leonardo, passaggio irrinunciabile del percorso sulle orme dell’opera verdiana
Collocabile in quella zona urbana che si affaccia sul Lago di Mezzo e, in base alla descrizione del Piave, delimitata dal muro di ronda, la casa di Rigoletto parrebbe inquadrarsi nel Quartiere San Leonardo, passaggio irrinunciabile del nostro percorso sulle orme dell’opera verdiana.
Più precisamente, le sue tracce si riscontrano tra le case a ridosso dell’edificio settecentesco che un tempo ospitava il convento delle monache Cappuccine, l’ultima delle quali, un tempo proprietà della famiglia dei conti Cavriani, avrebbe appunto una pianta originaria molto simile a quella descritta nell’opera come casa del buffone di corte.
(Atto primo, scena settima) L’estremità più deserta d’una via cieca. A sinistra una casa di discreta apparenza con una piccola corte circondata da muro.
«... la porta che dà al bastione è sempre chiusa?» (Rigoletto) [scena decima]
Con a un lato il Palazzo Cavriani (il cui nome ricorda per assonanza quello del cortigiano Ceprano) e dall’altro i resti del muro di recinzione del giardino delle Cappuccine di fronte all’omonimo convento, la Via Cappuccine ricorderebbe la cornice del primo incontro fra Rigoletto e Sparafucile.
(Atto primo, scena settima) L’estremità d’una via cieca .... …a destra della via è il muro altissimo del giardino e un fianco del palazzo di Ceprano
«A voi presente un uomo di spada sta ... » (Sparafucile) [scena settima] «Pari siamo! ... Io la lingua, egli ha il pugnale; L’uomo son io che ride, ei quel che spegne» (Rigoletto) [scena ottava]
Ammessa la collocazione della casa di Rigoletto alla fine di Via delle Cappuccine, il tempio dove avvengono il corteggiamento del Duca e la prima seduzione di Gilda, sebbene mai rappresentato né descritto, appare conseguentemente riconducibile alla vicina Chiesa di San Leonardo.
(Atto secondo, scena sesta) «Tutte le feste al tempio mentre pregava Iddio, bello e fatale un giovane s’offerse al guardo mio ...» (Gilda)
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