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La Maclura pomifera di Mantova
Alle porte di Mantova, una rarità botanica incuriosisce con i suoi insoliti frutti.
Ai margini del parco urbano intitolato al celebre pilota mantovano Tazio Nuvolari cresce, con un particolare portamento inclinato, una Maclura pomifera.
Si tratta di singolare albero nordamericano che raramente si può ammirare in Lombardia. Conosciuto anche come “melo dei cavalli” o come “arancia degli Osagi”, dal nome della tribù di nativi che risiedeva nella sua zona d’origine, è facilmente riconoscibile per i frutti, che un po’ ricordano le palline da tennis. Pur non essendo commestibili, sono stati in passato impiegati nella medicina tradizionale, soprattutto dagli Osagi, che ne utilizzavano anche il legno per ricavare tinture e per costruire archi. Oggi la specie è utilizzata, in particolare, sottoforma arbustiva per realizzare siepi invalicabili a causa della sua spinosità.
La Maclura di Mantova è alta 16 metri e ha un tronco di circonferenza superiore ai 3 metri e mezzo (diametro di 115 cm). Nel parco, che si trova a Largo Porta Pradella, si possono ammirare anche un bell’esemplare di Ginkgo biloba ed un imponente Pioppo nero. L’area verde è inoltre vicina, oltre che alla stazione, al Lago Superiore. Questo, insieme ad altri tre laghi che circondano Mantova, costituiva un ingegnoso sistema di difesa medievale che trasforma il fiume Mincio in specchi d'acqua, che oggi rappresentano preziosi ecosistemi.
Monumento verde liberamente visitabile.