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L’Ippocastano dei Bosco Fontana
Nel cuore di Bosco Fontana, uno scenografico Ippocastano sorveglia il ponte d’accesso alla Palazzina di caccia dei Gonzaga.
Davvero suggestivi sono i paesaggi della Riserva Naturale Statale Bosco della Fontana: 236 ettari di boschi e praterie tagliati da lunghi viali rettilinei che s’intersecano tra loro.
Dal punto di vista ecologico si tratta di un ambiente assolutamente raro e prezioso. Rappresenta infatti uno degli ultimi relitti della vasta foresta che in passato ricopriva la pianura padano-veneta. Ad innalzare ancor di più il valore dell’area vi è la Palazzina Gonzaga, un casino di caccia affrescato realizzato alla fine del 1500. La costruzione, con le sue peculiari torrette angolari e la grande loggia centrale, è circondata da fossati ed è accessibile solo tramite ponti. Il principale di questi è preceduto da un maestoso Ippocastano (Aesculus hippocastanum), che appare come un guardiano naturale della storica dimora.
L’albero raggiunge con la sua chioma i 25 metri di altezza e ha un fusto con circonferenza di quasi 3 metri e mezzo (diametro 110 cm). Grazie al suo portamento e alla sua ubicazione possiede un elevato valore paesaggistico.
Questo monumento verde è però solo una delle ricchezze naturali della riserva, che si trova nel comune di Marmirolo, pochi km a nord di Mantova; vale davvero la pena di esplorarla per scoprirne i segreti. All’entrata di Bosco Fontana, chiamato così per le risorgive presenti, si può giungere anche attraverso le ciclovie per passano per la zona. In particolare, si può sfruttare la ciclabile Mantova-Peschiera del Garda, ritenuta una delle migliori in Italia.
Monumento verde liberamente visitabile negli orari di apertura della Riserva.