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El Rudun di Leonardo a Groppello
Fare un giro indietro nel tempo con la ruota di Groppello a Cassano d'Adda, sul Naviglio Martesana
Passeggiando a piedi o in bici lungo il Naviglio Martesana, all’altezza del centro di Groppello d’Adda, ci si imbatte in una grande ruota, che consente di fare un suggestivo salto nel passato.
Si tratta di un’imponente ruota idraulica, popolarmente chiamata “el rudun”. Le apparenze fanno subito pensare ad un grande mulino, proprio come quelli delle pubblicità. In realtà tecnicamente si tratta di una “noria”: la sua funzione infatti non è mai stata quella di macinare cereali o muovere macchinari, bensì quella di sollevare l'acqua del Naviglio per poterla convogliare in un sistema di irrigazione.
Ci troviamo a Groppello, frazione del comune di Cassano d'Adda, e bisogna andare indietro nel tempo quando, nel 1618, il Cardinal Federico Borromeo fece costruire questa grande ruota per convogliare l’acqua necessaria per irrigare gli orti e i giardini della Villa Arcivescovile. Si dice che questa maestosa opera, su richiesta del Cardinale, sia stata progettata da Leonardo Da Vinci in persona. Il che, se possibile, ne incrementa ulteriormente il fascino.
Raccolta dal Naviglio grazie alle pale del rudun, l’acqua era usata, oltre che per l'irrigazione, anche per le cucine del palazzo, per riempire le vasche dei lavatoi del bucato, nonché per alimentare due guadi per l'abbeveraggio del bestiame, uno ubicato nella piazzetta attigua al Naviglio e l'altro nella piazza del paese.
Il ponte attiguo alla ruota ha la particolarità di essere neogotico con bugnati in ceppo nella parte a monte e a tutto sesto sul lato a valle, mentre vicino ad esso sono ancora visibili gli antichi lavatoi, fatti costruire dall'Arcivescovo Romilli nella primavera del 1855, quindi precedenti rispetto al rudun.
Smantellato alla fine dell'800, l’attuale ruotone non è più quello originale, ma è stato fedelmente ricostruito nel 1989. Un parziale restauro, effettuato negli anni ‘90, ha ripristinato il sistema di sollevamento dell'acqua, permettendo alla ruota di continuare a funzionare, per scopi prevalentemente didattici e rievocativi, fino al terzo millennio. Un nuovo intervento si è reso necessario quindi nel 2009, quando la ruota è stata rimossa e ricollocata al suo posto completamente restaurata per la Vigilia di Natale di quell’anno, quando è rientrata in funzione.
Alcuni numeri: 11 metri di diametro, costituito da 8 possenti pale in grado di spostare e convogliare l’acqua ove necessario. Oggi rappresenta un reperto dall’importante valore storico e simbolico, che riporta il visitatore all’affascinante ricordo dei tempi che furono.