- Arte e Cultura
L.O.V.E.
L’arte che crea dibattito e che sorprende, la scultura più provocatoria di Maurizio Cattelan a Piazza Affari
C’è un’altra opera con cui Maurizio Cattelan ha lasciato il segno per le strade di Milano. Se la provocazione è la sua cifra stilistica, L.O.V.E. è di certo l’opera con cui più lo ha dimostrato: 11 metri in marmo di carrara che rappresentano una mano intenta nel saluto romano ma con le dita mozzate, col solo medio rimasto in piedi. Il significato si ribalta, da segno di accoglienza e rispetto a simbolo di allontanamento, rifiuto. Il nome stesso è un contrasto, non “amore” ma acronimo di Libertà, Odio, Vendetta, Eternità.
L’ opera è in Piazza Affari, davanti alla sede della Borsa. In questa scelta logistica è stato letta una critica non proprio velata a ciò che l’edificio rappresenta, ancora di più se si pensa che è stata inaugurata nel 2010 in piena recessione, quando i sentimenti negativi verso il mondo della finanza erano molto forti. Le interpretazioni non sono state nè confermate nè smentite dall’autore, che ha dichiarato come l’opera sia dedicata “all’immaginazione di tutti quanti”. Sebbene la scultura sia nata come installazione temporanea - avrebbe dovuto essere rimossa dopo due settimane - in seguito al dibattito che sollevò si decise di lasciarla dov’è ancora oggi. È così diventata uno dei simboli della città, oltre ad essere stata citata, manipolata, scelta come sfondo e palcoscenico di diverse campagne pubblicitarie e di sensibilizzazione, dalla Lega Italiana Lotta ai Tumori a SEAT fino a Greenpeace e, più recentemente, Netflix.