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Santuario della Beata Vergine dei Miracoli
Il santuario della Beata Vergine dei Miracoli, venne eretto nel 1498 dal popolo di Saronno per dare ospitalità al simulacro della Madonna del miracolo, una statua della seconda metà del XIV secolo, posta allora in una cappella sulla strada Varesina, ritenuta dispensatrice di miracolose guarigioni.
Il territorio lombardo si arricchiva così di un nuovo santuario mariano che divenne presto meta importante di devozione e che si arricchì con il tempo di formidabili tesori d'arte.
Da vedere
Il Santuario è veramente “una sosta sulla via della bellezza”, capolavoro di arte e di fede.
Sulla piazza troviamo la Cappellina diventata battistero, con l’altare progettato dal Peverelli ed eseguito del Cagnola e la Deposizione, di Pompeo Marchesi, il campanile delle ore, il portichetto e la facciata monumentale. Le tre navate a cinque campate sono in stile barocco. Il gesuita P. Reina ha suggerito simboli e sentenze che illustrano i privilegi di Maria, vi lavorarono l’ing.Ciniselli e Giovanni Mariani (1631 – 1632).
Gli affreschi del Luini. A Bernardino Luini, discepolo di Leonardo da Vinci, fu affidata la decorazione di tutta la parte iniziale. Vi ha lavorato dal 1525 al 1532. Sono da ammirare gli affreschi del presbiterio, che riguardano l’infanzia di Gesù, la nascita di Gesù si trova nel chiostro. Aveva iniziato anche la Cupola, si vedono alla base i santi Cristoforo, Antonio, Rocco e Sebastiano ma la morte gli impedì di proseguire. Dopo di lui fu chiamato Cesare Magni che lasciò solo il S.Giorgio e S.Martino.
Gli affreschi di Gaudenzio Ferrari. Nel 1535 venne Gaudenzio Ferrari. In 79 giorni ha dipinto tutta la cupola. È un unico affresco composto da tre girotondi di angeli festanti e musicanti che accompagnano Maria all’incontro con l’Eterno Padre. Sono 126 figure, di queste 57 sono suonatori con strumenti diversi. Anche i quattro tondi sotto gli Angeli sono del Ferrari. La morte gli ha impedito di completare l’opera. Ha continuato il suo discepolo Bernardino Lanino con gli affreschi dei primi episodi biblici.
Le statue lignee. Nelle cappelle laterali si trovano due indimenticabili composizioni di Andrea da Corbetta e decorate da Alberto da Lodi, sono le statue lignee del Cenacolo (con le tele di Camillo Procaccini) e della deposizione (con gli affreschi del saronnese Paolo Mantegazza).
Nella Cupola: il crocifisso, l’Eterno Padre, le statue dei Santi nelle nicchie e quattro volti nei tondi, sono di Andrea. La statua dell’assunta, su disegno del Ferrari, è opera di Andrea e Battista da Milano. Sono collocate in alto, le statue dei profeti e delle Sibille di Giulio da Oggiono (1539), sempre decorate da Alberto da Lodi (1544). Altri artisti hanno operato in Santuario in epoche diverse, oltre a Cesare Magni e Bernardino Lanino, hanno lasciato le loro opere anche Camillo e Cesare Procaccini, Ambrogio e Stefano Legnani, Filippo Abbiati, Paolo Mantegazza, L.Pogliaghi, L. Filocamo.
La Quadreria. Nel chiostro, proprio vicino all’affresco della natività, capolavoro del Luini, si trova la quadreria che raccoglie tanti capolavori che costituiscono il patrimonio storico-artistico del Santuario.
Orari
Il Santuario è aperto sia nei giorni feriali che festivi
- dalle ore 06.30 alle ore 12.00
- dalle ore 16.00 alle ore 19.00
Come raggiungere il Santuario:
- Strada Statale Varesina, n° 233
- Autostrada A9 Milano Laghi per Como-Chiasso (uscita Saronno)
- Ferrovie Nord Milano (Stazione Saronno Centro)