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L’Acero di monte di Schilpario
Meraviglioso, per forma e dimensioni, l’esemplare sulla strada del Passo del Vivione è l’Acero di monte più ammirato della Lombardia.
Attraversando la Val di Scalve si ha la sensazione che la tradizionale anima del luogo sia rimasta immutata e che l’attitudine al turismo non abbia intaccato la sua autenticità.
Una valle ricca di storia e dalla natura rigogliosa, dove gli abitanti hanno saputo creare (e ricreare dopo il disastro della diga del Gleno del 1923) paesi in perfetto equilibrio con l’ambiente circostante. Salendo verso il Passo del Vivione (1828 m s.l.m.) ci si immerge ancor di più in paesaggi montani di grandissima qualità estetica. Uno dei punti più sorprendenti si trova 6 km dopo Schilpario, a 1500 metri di quota, dove, circondata da suggestive foreste di conifere, appare una vasta radura ai piedi del Rifugio Cimon Bagozza. Questa è punteggiata da incantevoli Aceri di monte (Acer pseudoplatanus), che rendono il luogo davvero magico.
Uno su tutti sorprende davvero. Si tratta di un perfetto esemplare in posizione centrale, che solo avvicinandosi ci si rende conto di quanto sia realmente grande. È davvero raro incontrare un Acero montano di tali dimensioni e con un portamento così elegante. Il fusto ha una circonferenza di quasi 4 metri (diametro 125 cm) e l’altezza supera i 20 metri. Per gli amanti della natura vale proprio la pena di spingersi ai suoi piedi tramite la strada del Vivione, che pochi km prima incontra l’interessante Parco Minerario Andrea Bonicelli, o godendosi una camminata lungo i sentieri che salgono da Schilpario.
Monumento verde liberamente visitabile.