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Il Pino silvestre di Paspardo
Un secolare Pino silvestre cresce possente a pochi passi da importanti incisioni rupestri.
La Val Camonica è conosciuta come “la valle dei segni” per la ricchezza di siti archeologici con incisioni rupestri.
L’importanza storica è tale che il territorio, abitato dall’antica civiltà dei Camuni, è divenuto il primo patrimonio UNESCO italiano nel 1979. Luogo suggestivo è il Capitello dei Due Pini a Paspardo, dove sulle rocce appaiono rari esempi di composizioni risalenti all’età del Rame (III millennio a.C.). La privilegiata posizione panoramica sul gruppo montuoso della Concarena fa ipotizzare che il sito possa essere stato una sorta di osservatorio astronomico. Il nome della località è legato alla presenza, in passato, di due imponenti Pini silvestri (Pinus sylvestris) in prossimità delle preziose pareti rocciose istoriate.
Oggi è rimasto solo il maggiore dei due alberi, ma non per questo il luogo ha perso il suo fascino. Il maestoso Pino, dal notevole valore paesaggistico, presenta dimensioni davvero importanti per la specie: l’altezza raggiunge i 25 metri, mentre il fusto ha circonferenza di quasi 4 metri (diametro 125 cm). Tramite l’analisi dell’altro esemplare abbattuto, si è stimata la sua nascita intorno al 1850. Gode di un posizionamento dominante rispetto alla Val Camonica, sulla quale possiede una vista impareggiabile. All’interno della Riserva naturale Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo, oltre al patrimonio archeologico, si possono ammirare anche bellissime selve castanili con esemplari monumentali.
Monumento verde liberamente visitabile.