- Arte e Cultura
I giorni della scuola
Uno spettacolo di STN-Studionovecento
Alice e Luca stanno in classe insieme dai 6 ai 14 anni tra il 1966 e il 1974. Oggi alle soglie dell’ingresso nel mondo del lavoro ritrovano alcuni oggetti di quei tempi - libri l’astuccio le “figu” – che come capsule del tempo richiamano alla memoria frasi episodi incidenti miti e riti di quel tempo ormai consegnato al passato. Con lo sguardo di oggi fa sorridere l’ingenuità di quei bambini. Ma c’è anche molta tenerezza nelle scoperte e nelle conquiste di quell’età. E soprattutto quei bambini eravamo noi e sono una parte importante di quello che siamo oggi.
Il racconto si snoda anno per anno con un episodio saliente per ciascuno di essi e in parallelo le scoperte e le conquiste che anno per anno i due protagonisti fanno. Un tuffo nella memoria per chi bambino non è più ma anche uno specchio per chi quell’età ce l’ha oggi in una situazione socio-economica totalmente diversa (eppure abbiamo scoperto che alcune cose non sono affatto cambiate o sono cambiate solo in apparenza ma come archetipi sotto maschere diverse si ripropongono).
Un tuffo nella memoria per chi bambino non è più ma anche uno specchio per chi quell’età ce l’ha oggi in una situazione socio-economica totalmente diversa (eppure abbiamo scoperto che alcune cose non sono affatto cambiate o sono cambiate solo in apparenza ma come archetipi sotto maschere diverse si ripropongono).
Lo spettacolo è la prima parte di una trilogia intitolata “Gli Anni di Corsa” in cui Alice e Luca passeranno attraverso il Liceo – degli anni di piombo – (“Cinque anni di desiderio”) fino all’università e alle prime esperienze lavorative (“Anni fuori corso”).
Uno spettacolo di narrazione in cui i due performer entrano ed escono da una miriade di personaggi – compresi i se stessi bambini – in un gioco continuo di identificazione e distanziazione. Uno spettacolo ruspante pensato per essere rappresentato in qualsiasi spazio che vive del rapporto col pubblico e non di raffinatezze artistiche sulla scena.
Testo e regia di Marco Pernich
Con Allegra D'Imporzano e Andrea Bonzi
Disegni dei bambini dell'I.C. Olmi Milano