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Fiori & farfalle: una villa alla moda
Un vero e proprio giardino fiorisce dal cemento e decora una delle più straordinarie ville del lago di Como.
Siamo a Cernobbio dove Davide Bernasconi, all’inizio del Novecento, si fece costruire una villa "alla moda" che in quel periodo significava uno stile il Liberty o floreale. Per una villa alla moda ci voleva un architetto altrettanto alla moda: Alfredo Campanini. Le ville moderne dovevano avere una bella torretta belvedere. Qui Campanini che disegna villa, decorazioni e anche i ferri battuti, opera di Alessandro Mazzuccotelli, è davvero fantasioso. L ‘immagine della villa con torretta viene resa sorprendente grazie alle decorazioni e al doppio ingresso.
Fiori foglie frutti, come in una sorta di erbario gigante, coprono le cornici delle finestre decorano colonne e sottogronda. E’ possibile riconoscere in questo giardino verticale le foglie delle palme e strobili (sono le pigne) e molto altro, ma anche granoturco e viti oltre che una moltitudine di fiori, dalle rose ai papaveri, in dialogo all’origine con quanto era presente nell’antico giardino e nelle aree agricole vicine.
Il più rappresentato è il gelso. Come in tutti i giardini che sono ambiente viventi ci sono raffigurati degli insetti. I primi che possiamo riconoscere perché si trovano su piastrelle colorate sono farfalle. Ma tra i rami dei gelsi troviamo il baco da seta. Possiamo seguire tutti i suoi stadi dal bruco fino alla farfalla Il baco da seta passa attraverso varie “età” e poi “ sale al bosco” sale su rami per creare il bozzolo. Questa è la fase più raffigurata nei decori della villa. Compare poi anche la farfalla che scopriamo poco attraente perché si tratta di una falena.
Quando si parla di Como non si può dimenticare la grande tradizione della seta. La seta era prodotta e non solo tessuta e tinta. Davide Bernasconi era un “setaiolo” vale a dire un imprenditore serico. Era lungimirante aveva dato vita ad una fabbrica moderna e di successo, ma aveva voluto un intero quartiere per i suoi operai dotato di abitazioni, dormitori e anche un asilo per i figli dei dipendenti che è ancora attivo.
Ancora oggi si sono conservate le tracce dell’antica fabbrica e delle abitazioni degli operai e naturalmente le due ville destinate ai proprietari.
Oggi la villa è diventata un Museo che ci racconta la sua storia e la storia di Davide Bernasconi mentre quella destinata al figlio è la sede del Municipio.
Testo a cura di ANNA NEBULONI, guida abilitata ConfGuide-GITEC
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