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- A spasso per il Parco Agricolo sud-ovest di Milano
Se volete lasciarvi alle spalle il cemento della città tuffandovi nel verde ci si può rendere conto di quale sia l’essenza di questa ampia area estesa a semicerchio lungo il perimetro a sud ovest della provincia di Milano.
Cascine per la vendita diretta di prodotti agricoli, agriturismi, complessi edilizi storici, i Navigli. Un quadro agricolo e storico variegato.
In questa definizione si comprende la valorizzazione e riqualificazione delle aree agricole ed è da qui che si può conoscere le potenzialità del territorio per gite fuori porta a Milano e in Lombardia.
Un’area protetta che oggi è al centro di una grossa trasformazione mirata a far vivere una giornata da ricordare.
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Immagine di copertina: parcoagricolosudmilano.it

Il "prato di Assio", suscita un’immagine ricca di fascino e di suggestione e si inserisce coerentemente nel processo storico della millenaria vocazione agricola del territorio assaghese. Il frammento di muro romano affiorato durante i recenti scavi dal pavimento della Chiesa di S. Desiderio risalente al I secolo d.C. sembrerebbe apportare ulteriore credito all’idea che il cuore del centro storico di Assago ospitasse più o meno all’epoca di Ottaviano Augusto una fiorente azienda agricola romana abbellita da una lussuosa dimora patrizia dotata perfino di un impianto di riscaldamento.
Ph: IG brunorossi32

Dimora storica della famiglia Visconti di Modrone, oggi una parte del Castello di Cassino è stata ristrutturata sotto l’egida delle Belle Arti. La sua esistenza sarebbe documentata già a partire dall’XI secolo, ma la sua presenza è riconducibile alla più tarda epoca signorile. Nel ‘400 il Castello venne restaurato e l’intero borgo divenne una sorta di casale agricolo fortificato. L’edificio, reso interessante da caratteristiche decorazioni a graffito e finestre ad archi in stile gotico, si trasformò da “castrum” in dimora di campagna con la costruzione delle torri cilindriche tuttora visibili.
Ph: fondoambiente.it

Nei pressi di piazza Monsignor Rossi si trovava una costruzione detta "il Castello", probabilmente non un castello vero e proprio, ma una fortificazione con torre, usata per controllare la viabilità e per segnalazioni con fuochi rivolte verso altri edifici simili. Cascina Vione, caratteristico centro agricolo fortificato: all’interno lo spazio si articola in numerose corti che si sviluppano attorno all’architettura centrale della chiesetta di S. Bernardo. Il suo aspetto difensivo è evidente negli edifici di maggior rilievo storico, come la villa padronale.
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Grazie anche al sostegno economico di Martino della Torre, Corsico divenne un punto di riferimento per il cantiere del Naviglio Grande. Un evento significativo avvenne il 2 novembre del 1584, quando arrivò per la sua ultima visita pastorale l’arcivescovo di Milano San Carlo Borromeo. Pochi giorni dopo il santo sarebbe morto nella sua casa di Milano. Molti e interessanti sono i monumenti che si possono visitare, tra questi ricordiamo la chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, l’oratorio di San Biagio che si trova nella frazione di Grancino, i monumenti ai Caduti e alla Resistenza.
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In questo territorio esistono 5 frazioni, ognuna delle quali gode della presenza di una Chiesa propria: Mairano (sede Municipale), Noviglio, Tainate, S. Corinna, Conigo, nelle quali si rievoca una realtà lontana, un salto all'indietro nel tempo. Aspetto storico agricolo sono le cascine, diffuse lungo tutto il territorio, strutture superstiti, molto suggestive, dove il passato si fonde esattamente con il presente, luoghi in cui è ancora possibile trovare le mondine e i contadini. In poche parole, un'isola verde dove è possibile trovare tutta la tranquillità della natura pur rimanendo a due passi da Milano.
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Una testimonianza dell'epoca tardo-medioevale è la cosiddetta "corte del fabbro", un edificio noto come la "casa del Barbarossa", poiché si era trovato uno stemma che faceva pensare a quel periodo. Scavi archeologici hanno portato alla luce una necropoli risalente alla dominazione longobarda. Fu l'esame della disposizione degli scheletri, sistemati in linee parallele e non sparsi senza un ordine preciso, che consentì di capire l’origine delle sepolture. Si ipotizza che la chiesa di San Giovanni Battista sia stata fondata dalla regina Teodolinda nel 613, dopo la sua conversione al Cristianesimo.
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Di notevole interesse il Parco del Centenario, nato tra la fine del XX secolo e gli inizi del XXI secolo (da qui il nome di Parco del Centenario), dove è possibile perdere il contatto con la realtà cittadina, immergendosi in un’oasi di pace. Si estende su una superficie di circa 160.000 mq interamente ricompresa all'interno del Parco agricolo Sud Milano. L'area in conseguenza del passato utilizzo agricolo è percorsa da cavi irrigui che sono superabili tramite le passerelle in legno esistenti e da un sistema di filari con lo scopo di ricreare la percezione dell’originario ambiente.
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Con un gradevole centro storico attorno al corso del Naviglio Grande, ha mantenuto bene i suoi toni di paese, con bassi edifici storici che si specchiano nell’acqua e atmosfere ancora d’epoca fra acciottolati e muri antichi. Fantastici I due borghi agricoli di San Vito e di Fagnano, Barate fra i campi, le Cascine Rosa, della Bettolina e della Barbattola. Vigano Certosino molto importante per la recente ristrutturazione dell’antico fortilizio locale in Casa certosina. Degne di nota la Cappella della Madonna del Dosso, Palazzo Stampa Aloardi (o Villa Marino), Palazzo Uboldi e Palazzo Doria.
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Nella chiesa parrocchiale, dedicata a San Zenone, sono apparse le fondamenta di un’antica basilica d’origine longobarda: emerge la ricchezza tipica dell’età barocca. Di grande interesse artistico è il Palazzo Pozzobonelli, che deve il nome ad una delle famiglie più importanti nella storia locale. La costruzione sorse su probabile disegno del Bramante, che vi lavorò verso la fine del ‘400. Pregevole, ed è in via di adeguata manutenzione, la vecchia torretta medioevale, ornata da un fregio in mattoni formanti un motivo simile ad una greca. La struttura ricorda i castelli di campagna dell’epoca.
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Tra i numerosi monumenti degni di nota abbiamo il castello medievale trasformato in villa signorile, la chiesa parrocchiale dedicata a Santa Giuliana che si presenta oggi nelle forme rustiche della ricostruzione dell'edificio operata nel 1897. La chiesa originaria era però di molto più antica: è già citata in alcuni documenti attorno al 1000. Inoltre, sorto sulle rovine di un antico castello degli Avogadro di Rosate si può ammirare ora nella centrale piazza Roma il settecentesco Palazzo Confalonieri Semira. Qui abitò il Conte Federico Confalonieri, animatore del risorgimento italiano.
Ph: wikipedia

La chiesa è dedicata ai Santi Quirico e Giulitta e nella seconda metà del Seicento vi vennero trasportate le reliquie di S. Costantino, per opera di Carlo Passarini, al quale si deve anche l’erezione della Cappella dedicata al santo. Il Castello risalente al XIV - XV secolo è un edificio fortificato ad impianto quadrangolare, con quattro torrioni agli angoli e un fossato che cinge le mura e in questo rispecchia alcune più note fortificazioni viscontee. Curioso che, verso la metà del Seicento, viene acquisito dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, e adibito a residenza del proprio Agente.
Ph: wikipedia

All’interno del castello degli Avogadri (chiamato "vecchio" nel 1372), la cui forma è ancora visibile nel tracciato dell’odierna via Rimembranze, si trovava la chiesa pievana di S. Stefano, mentre la canonica, come già si è accennato, sorgeva all’esterno, anche se nelle immediate vicinanze; situazioni anomale meritevoli di approfondimento. La "canonica" nacque ufficialmente nel 1059 con l’atto di fondazione della "collegiata": sull’esempio di S. Arialdo, che a Milano in quegli stessi anni aveva istituito una struttura simile, anche a Rosate un edificio venne destinato ad accogliere i canonici.
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Situato sulla sponda sinistra del Ticino, nella Bassa fra il Naviglio Pavese e quello di Bereguardo, bagnato anche dal Ticinello, il paese ruota da sempre attorno alle sue piazze e ai suoi cascinali. La Chiesa Parrocchiale, dedicata a Sant’Ambrogio con quasi 500 anni di vita alle spalle, tuttora mostra i segni delle sistemazioni alle quali è stata costretta attraverso i secoli dal bisogno di rispondere a nuove situazioni e necessità. Caratteristica curiosa e particolare, la comunità agricola ha sempre potuto vivere e produrre in completa autonomia, capace di governarsi con consoli propri.
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Posto in corrispondenza di un decumano della centuriazione antico-romana e attraversato dalla roggia Ticinello, quest’ultima nata dal XII secolo allo scopo di difendere il territorio dalle incursioni degli eserciti imperiali e dei Pavesi: elemento caratterizzante dell'ambiente. Lungo la strada maggiore, è situato nell'abitato della frazione Coazzano un importante castello d'origine medievale, con torrione e finestre trecentesche a sesto acuto, e con resti di una cappella intitolata al Crocifisso fatta erigere da Bianca di Savoia. Fra i rustici annessi anche il mulino risulta fortificato.
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A San Giacomo è legata la tradizione, alimentata per alcuni secoli, della deposizione del corpo dell’apostolo in un’arca di serizzo presso la chiesa parrocchiale, il maggior monumento presente. La struttura cinquecentesca della chiesa, riccamente affrescata, è il risultato dell’intervento operato dai monaci carmelitani, dagli inizi del XVI secolo. Vasto è il patrimonio storico-artistico del territorio, costituito dalle altre chiese di Zibido, San Pietro, Moirago e Badile e da numerose cascine (tra le quali Ca’ Grande, Cascina Salterio, Femegro), risalenti in gran parte all’epoca medievale.
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A testimonianza delle antiche origini di Lacchiarella gli edifici parrocchiali del paese: l’Oratorio di S. Martino, dedicato al santo vescovo di Tours e realizzato intorno al 600. Oggi si possono ammirare le porte in bronzo, con bassorilievi raffiguranti alcuni episodi della vita del santo e i preziosi affreschi; la parrocchia di Maria Assunta eretta nel 1430 con la bellissima immagine della Madonna, tuttora oggetto di venerazione e l’Oratorio di S. Rocco, con il suo prezioso patrimonio artistico, voluto nel 1565 da San Carlo Borromeo per la confraternita dei Disciplini fondata da lui stesso.
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La Parrocchia di San Biagio è un edificio in stile moderno con una struttura centrale a vela, ripresa anche dal campanile realizzato in ferro. La vecchia parrocchia dedicata anch’essa a San Biagio fu eretta nel 1877 e si trova in frazione Zavanasco, nucleo più antico del paese. In frazione Porchera, ora San Rocco, sorge la chiesa omonima, risalente al XVII secolo. Villa Rizzi è un complesso settecentesco di elevato interesse storico – architettonico. È composta da un corpo principale con pianta a U prospiciente il Navigliaccio e da edifici secondari legati alla funzione agricola.
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Il Castello Visconteo è un monumento storico-artistico edificato nel 1300 a pianta quadrangolare con quattro torri in corrispondenza degli angoli: i fronti continui in muratura sono in cotto e la struttura di copertura è composta da travi di legno. Il lato est è quello più interessante: si possono vedere le bifore, le merlature antiche e il simbolo del biscione visconteo. Una curiosità, il Castello è conosciuto per una tragedia che si consumò tra le sue mura: Beatrice Tenda, sposa in seconde nozze a Filippo Maria Visconti, fu ingiustamente accusata di adulterio, condannata a morte e decapitata.

Il Castello di Cusago fu edificato alla fine del XIV secolo, sui resti di una fortificazione longobarda, da Bernabò Visconti signore di Milano che ne fece dimora campestre per i momenti di caccia e di svago. Ludovico il Moro amò molto il contado di Cusago e vi soggiornò insieme a Beatrice d’Este: fece importanti opere di ristrutturazione arricchendolo con il loggiato angolare e abbellendolo con fregi, affreschi e decorazioni. L’edificio è a pianta rettangolare e ha una torre centrale che l’architetto Luca Beltrami prese a modello, per ricostruire la torre del Castello Sforzesco di Milano.
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