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Passo del Ghisallo in bici
In vetta tra grandi miti e leggende del ciclismo
Per chiunque ami la bicicletta, prima o poi, allenati o semplicemente appassionati, il Passo del Ghisallo rappresenta una delle “tappe” fondamentali da affrontare, almeno una volta nella vita, per potersi sentire come i grandi campioni della bici da strada.
E’ il colle compreso tra i due rami del Lago di Como, detto anche “Triangolo Lariano”, che culmina a 754 m sul mare con Il Santuario della Madonna del Latte, dal 1949 patrona dei ciclisti. Un tempio-chiesa che conserva numerosi cimeli del mondo del pedale tra cui: maglie rosa, gagliardetti e biciclette degli eroi del ciclismo da Bartali a Coppi, da Casartelli a Pantani.
La prima fatica fu di Costante Girardengo che scollinò per primo e poi vinse la corsa. Da allora il Ghisallo è stato spesso protagonista di grandi imprese. Sono strade che appartengono al Giro di Lombardia ma che sono state più volte inserite all’interno del Giro d’Italia. Da qui ci passano davvero tutti, il piede a terra è una sconfitta ma se si arriva fin in cima è soddisfazione pura.
Tecnicamente, si tratta di una salita di circa 10 km che parte subito da Bellagio (202 m) con oltre il 10% di pendenza, i primi km sono impressionanti e fanno riempire subito le gambe di acido lattico. Dopo la località Mulini del Perlo (355m ), i successivi 3 km sono tornanti immersi nei boschi, la pendenza rimane e varia dall’8% al 9%. Andando qualche centinaio di metri più avanti, si incontra una fontanella alla quale è difficile fermarsi perché si perderebbe il ritmo.
Il percorso spiana in prossimità della chiesetta di Guello fino al centro di Civenna (627 m) parecchio trafficato, soprattutto la domenica. Qui è possibile rallentare e riposarsi un po' prima dell’ultima parte. La strada spiana per poco più di un km.
Ricomincia la salita ed occorre ancora affrontare le ultime difficoltà altimetriche: 1600 metri tortuosi con pendenze attorno all’8-9%. Arriva l’ultimo “drittone” si intravede la chiesetta della Madonna del Ghisallo (754 m), sale l’adrenalina e sono le ultime pedalate piene di fatica. Su questo colle, accanto la chiesetta, si trova anche il famoso Museo del Ciclismo.
Nonostante ci si trovi a due passi dalla pianura, il panorama della montagna è suggestivo. Ogni volta che si sale diventa sempre più dura ed aggressiva.
In tutto, 24 curve, 17 tornanti e 533 metri di dislivello.
Arrivati in cima, se si ha la fortuna di trovare una giornata soleggiata, si possono ammirare le Grigne, il Resegone e in lontananza il Legnone.
Dalla targa affissa sul monumento si legge:
Poi Dio creò la bicicletta perché l’uomo ne facesse strumento di fatica ed esaltazione nell’arduo itinerario della vita. Su questo colle essa è diventata monumento all’epopea sportiva della nostra gente, che sempre è stata aspra nella virtù e dolce nel sacrificio
Basta fatica, fiato corto e gambe che bruciano per un attimo si gusta il sapore della Vittoria.
Partenza: Bellagio (CO)
Arrivo: Magreglio - Loc.Ghisallo
Lunghezza: mt. 8516
Altitudine partenza: mt. 283
Altitudine arrivo: mt. 754
Dislivello: mt 417
Pendenza: 5,53%
(Fonte: Grimpeur.it)
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