- Arte e Cultura
Regisole
Mistero e splendore avvolge la maestosa statua equestre in Piazza del Duomo
Non è privilegio di qualsiasi monumento incassare le lodi di personaggi del calibro di Francesco Petrarca e Leonardo Da Vinci.
Entrambi rimasero folgorati, durante le loro rispettive visite a Pavia, da un'opera scultorea che li impressionò soprattutto per la capacità di imprigionare l'idea del movimento con perizia tecnica e potenza rappresentativa, come il primo scrisse in un'epistola diretta ad un altro personaggio non certo di poco conto, Giovanni Boccaccio, e il secondo vergò nei suoi appunti.
La statua equestre del Regisole è da secoli un simbolo della città bagnata dal Ticino, e non manca tutt'oggi di suscitare interrogativi.
Quella che tu ammirerai di fronte alla facciata imponente del Duomo è una copia, nemmeno fedelissima, dell'esemplare risalente all'epoca romana, come testimonia il fatto che fu realizzato, stando alle descrizioni, col metodo della cera persa.
Il primo Regisole fu distrutto nel 700, in clima anti monarchico, e rimpiazzato dall'attuale versione opera dell'artista Francesco Messina nel 1937, per celebrare il millenario dell'Impero di Augusto.
In effetti il gruppo, che come lo videro Petrarca e Leonardo presentava un volto barbuto e un cagnolino appaiato alla zampa alzata del cavallo, doveva raffigurare un Imperatore, forse Marco Aurelio o Aureliano, da cui deriverebbe il nome legato al sole, peraltro oggetto di culto nelle classi dirigenti di origine militare... chi sarà mai il nobile personaggio?
Prova a decifrarlo tu il mistero!
Credits: Fluidtravel