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Infopoint Pavia
Scopri Pavia: città di Saperi, di Fiume e di Cammini
Pavia è una città che affascina grazie al suo armonioso connubio di arte, storia e tradizione. La sua prestigiosa università, fondata nel 1361 dall’Imperatore Carlo IV, è tra le più antiche d’Italia e ha accolto tra i suoi chiostri illustri figure della letteratura e della scienza, come Ugo Foscolo e Alessandro Volta.
Nel 1894 anche Albert Einstein soggiornò qui con la sua famiglia, incantato dalle passeggiate nell’Oltrepò Pavese e lungo il fiume Ticino. La città vanta straordinarie chiese, tra cui il maestoso Duomo, custode di preziose reliquie e opere d’arte, e San Pietro in Ciel d’Oro, dove riposano Sant’Agostino e altre figure storiche di rilievo. La Basilica di San Michele Maggiore, invece, ha avuto un ruolo fondamentale nelle incoronazioni regali. Icone come il suggestivo Ponte Coperto, che collega il centro a Borgo Ticino, e i Musei Civici ospitati nel Castello Visconteo, rendono questa città un luogo imperdibile.
Pavia: tra le pagine del tempo
La città, fondata dai Liguri sulle sponde del fiume Ticino e rifondata dai Romani nell’89 a.C., fu scelta come capitale del regno sia dal re ostrogoto Teodorico sia dai sovrani longobardi, che la arricchirono con numerose e splendide chiese.
Nel X secolo Pavia attraversò un periodo di decadenza, culminato nel 924 con il devastante saccheggio da parte degli Ungari. Tuttavia, già nell’XI secolo, importanti mutamenti politici portarono alla nascita del libero Comune. Con l'inizio del nuovo millennio, la città visse una fase di grande fermento economico, politico e culturale. Tra i segni più evidenti di questa rinascita vi fu l’intenso sviluppo architettonico: furono avviati numerosi cantieri per restaurare edifici religiosi di antica e prestigiosa fondazione e per costruire nuovi luoghi di culto. Il crescente numero di chiese e monasteri che caratterizzarono il panorama medievale di Pavia fu dovuto sia alla sua tradizionale vocazione religiosa, sia alla sua posizione strategica lungo la Via Francigena, il percorso dei pellegrini che univa Canterbury a Roma. Un forte richiamo per i fedeli era rappresentato dalla presenza delle venerabili spoglie di Sant’Agostino, dottore della Chiesa, custodite nella Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro.
La necessità di accogliere e offrire riposo ai viandanti portò alla creazione di una rete efficiente di strutture ospedaliere, spesso legate a istituti religiosi. La vitalità e il dinamismo che caratterizzarono Pavia in questa epoca si manifestarono anche sul piano economico. Antico crocevia delle vie commerciali del Nord Europa, la città beneficiò enormemente della sua posizione sulle rive del Ticino, vicino alla confluenza con il Po, una via privilegiata di comunicazione con Venezia e l’Oriente. Durante le due grandi fiere stagionali, quelle di San Martino e delle Palme, i mercati pavesi si riempivano di prodotti esotici come tappeti, stoffe pregiate, profumi e spezie, attirando mercanti da Napoli, Salerno e Amalfi. Forte della sua ricchezza e del tradizionale legame con il potere imperiale, a partire dalla fine del IX secolo Pavia iniziò a competere con Milano per conquistare il titolo di capitale culturale e politica della Lombardia.
Pavia città dei cammini
Pavia è crocevia di cammini storici, religiosi e culturali di straordinaria rilevanza, alcuni dei quali riconosciuti anche dal Consiglio d'Europa, circostanza che rende la città unica e peculiarità che contribuisce a definire la città “Pavia Crossroads of Europe”. Attraversano il territorio di Pavia: la Via Francigena, la Via Francisca del Lucomagno, la Via Augustina, il Sentiero dei Celti e dei Liguri, la Via Micaelica, la Via Columbani, il Cammino di Sant’Agostino, la Via degli Abati, la Via Sancti Martini. Inoltre alcuni monumenti della città fanno parte di diverse reti, per esempio il Monastero di San Maiolo fa parte della Federazione Europea dei Siti Cluniacensi, la Basilica di San Michele Maggiore della Transromanica e la Chiesa di San Marino della Rete Europea dei Siti Casadeiani.
Pavia città di Fiume
Pavia, situata sulle rive del fiume Ticino, è conosciuta come una "città di fiume" grazie al forte legame con questa via d'acqua. Il Ticino non solo caratterizza il paesaggio urbano, ma è stato anche fondamentale per lo sviluppo economico, storico e culturale della città. Le sue sponde offrono scorci suggestivi e sono ideali per passeggiate, relax e attività come il canottaggio, tradizione molto radicata a Pavia. Il Ponte Coperto, simbolo iconico di Pavia, collega il centro storico alla zona di Borgo Ticino, è un luogo dove natura e storia si fondono armoniosamente.
Enogastronomia a Pavia
Pavia, con i suoi 85.000 ettari di risaie, è la provincia italiana con la più alta percentuale di coltivazione del riso. Insieme alla Lomellina e al Pavese, costituisce un autentico cuore pulsante della risicoltura, dove l’uomo ha saputo plasmare il paesaggio attraversato da corsi d’acqua, creando un ambiente suggestivo e caratterizzato da ampie distese d’acqua. Pavia non si distingue solo per il riso, ma anche per la produzione vitivinicola di eccellenza. Le colline dell’Oltrepò Pavese regalano vini pregiati la cui qualità è ampiamente riconosciuta, contribuendo a rendere la zona un punto di riferimento per gli appassionati del buon bere.La gastronomia pavese è un viaggio attraverso sapori autentici e tradizioni secolari. Dai salami d'oca ai formaggi, dalle produzioni ortofrutticole ai prodotti da forno, fino alle carni di rana e alla mostarda. È un vero paradiso per gli amanti della cucina genuina, dove si possono scoprire sapori affascinanti, alcuni dei quali rari e sorprendenti. La storia e la cultura del territorio si intrecciano profondamente con le tradizioni gastronomiche, rendendo i piatti tipici non solo un’esperienza sensoriale, ma anche un modo per comprendere e apprezzare l’identità di questa terra.
Orari
Marzo – Ottobre
lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9.30 alle ore 13.30 e dalle ore 14.30 alle ore 16.00
giovedì dalle ore 9.30 alle ore 13.30 e dalle ore 14.00 alle ore 16.00
sabato, domenica e festivi dalle ore 10.00 alle ore 16.00
Novembre - Febbraio
lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.30
giovedì dalle ore 10.00 alle ore 13.30 e dalle ore 14.30 alle ore 16.00
sabato, domenica e festivi dalle ore 10.00 alle ore 15.30
Chiusura il 25, 26 dicembre e 1° gennaio
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