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La Valvarrone e l'Alta Valsassina
Una valle fuori dal mondo e dal tempo, alla fine della Valsassina
La Valvarrone gravita intorno al paese di Premana, centro conosciuto per la tipica lavorazione di forbici e coltelli.
I paesi della Valle, dominata dall’imponente Monte Legnone, vetta più alta della provincia con i suoi 2.610 metri, sorgono tutti su un declivio settentrionale e sono collegati da una strada tortuosa ma agevole.
Sono centri dal sapore arcaico che mantengono antiche tradizioni accanto ad una proverbiale operosità industriale. Vestreno è un luogo di villeggiatura facilmente raggiungibile con antichi edifi ci in pietra e il castello.
Importante il percorso che conduce alla Madonna di Bondo, con un santuario iniziato nel 1672; si sale anche ai Roccoli d’Artesso (m 1239) sulle falde del Legnoncino e si raggiunge Sueglio, che conserva qualche edifi cio barocco, un castello, la piazza della chiesa di S. Bernardino, dove è un altare ligneo del Cinquecento.
Da Introzzo, centro dal carattere arcaico, si discende la valle toccando Tremenico e Pagnona; da Tremenico si dirama una strada che sale fi no ai piedi dei maestosi contrafforti del Monte Legnone e di quelli più modesti del Legnoncino (m 1714), sulla cui vetta si trova una chiesuola dedicata a S. Sfirio.
Florida nell’aspetto si presenta Premana con le case degradanti lungo il pendio e custode di un interessante Museo Etnografico, una delle iniziative più valide realizzate nell’arco delle Prealpi lombarde, che raccoglie numerose tracce della passata attività agricola e preartigianale, documentando usi, costumi, tradizioni e cultura locale.
Tipica la produzione del ferro, localmente specializzata nell’artigianato delle forbici, ancora fi orente a livello internazionale. Punto di collegamento tra la Valvarrone e la Valsassina è la zona di Margno e di Casargo. L’insediamento di Margno risale ad epoche assai remote, alla fase iniziale della Media Età del bronzo (XVI sec. a.C.); interessante e complessa la parrocchia di San Bartolomeo, la cui facciata neogotica del Balzaretti prospetta sulla piazzola cinta dalla Via Crucis.
Struttura ad arconi traversi, cappelle barocche, tele seicentesche di S. Carlo, un’antica copia del S. Bartolomeo del Ribera, il ciclo cinquecentesco affrescato nel presbiterio, un importante polittico tradizionalmente avvicinato al Bergognone, intagli ed organo ripristinato del Bernasconi (1858), quindi il maestoso campanile del 1666 e, non ultimi, gli affreschi di Cristoforo Baschenis (1562) nell’adiacente Oratorio, fanno di questo tempio un edifi cio rappresentativo per la valle. Nella frazione Somadino di Casargo sono conservati notevoli affreschi dell’XI secolo nelle chiesette di Santo Stefano e dell’Addolorata, nonchè nella rustica chiesetta romanica di Santa Margherita con una struttura in pietra coronata da archetti pensili e preceduta da un atrio. Attraverso una strada tortuosa si raggiunge l’Alpe di Paglio, località rinomata per escursioni e passeggiate.
Sulla stessa costa del Cimone di Margno, il Pian delle Betulle (m 1480) è collegato a Margno con una moderna funivia, ed è piacevole punto di ristoro e di sport, con attrezzature per lo sci invernale e una particolare chiesetta degli alpini costruita in forme razionaliste da Mario Cereghini (1962). Il comune di Vendrogno, che comprende la Muggiasca, si sviluppa fra vigneti e prati, con la chiesetta quattrocentesca di S. Sebastiano, dipinta d’affreschi della metà del sec. XVI e avvicinabile alle architetture gotiche dei vecchi caseggiati. Si raggiunge poi il comune di Taceno che raccoglie un abitato medievale: da visitare una fonderia di rame di origine settecentesca, che conserva all’interno l’incisione su un maglio.
Sull’altro versante, sopra un falsopiano, biancheggia il S. Antonio di Parlasco che ha dipinti del XV sec. ed altri che si ritengono essere del bresciano Aragonio (1593). Vi si osservano i ruderi della rocca di Marmoro, creduta fortezza del Lasco, bandito famoso nella valle per un romanzo storico di Antonio Balbiani. Parlasco è anche collegata a Esino Lario attraverso una carrozzabile con splendidi punti panoramici. Da Taceno si può raggiungere Tartavalle ove fu scoperta nel 1839 una sorgente di acqua termale.
Photo Credit: kaitu @ Mapillary.com, Strada Provinciale 67 Alta Valsassina e Valvarrone, Premana - Mapillary