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Arcumeggia
Il paese dalle case dipinte
Arcumeggia (frazione del Comune di Casalzuigno, a circa 560 m slm e lontana tre chilometri dal centro del paese) rappresenta una realtà unica nel suo genere: a partire dagli anni '50 del Novecento fu avviata nel paese un'esperienza innovativa, con l'obiettivo di combattere l'abbandono dei territori montani che il paese stava vivendo.
"Arx Media", questo l'antico nome di Arcumeggia, subì nel corso del Medioevo, nonché del XVI e del XVII secolo, le stesse sorti di molti territori del varesotto, cambiando numerose volte la propria amministrazione. Fu annessa alla Provincia di Varese nel 1786, a Vergobbio nel 1809 e a Cuvio nel 1812. Il Comune di Arcumeggia fu poi ripristinato con il ritorno degli Austriaci. Nel 1927, in epoca fascista, venne unito a Casalzuigno.
Nel 1956 l'Ente Provinciale per il Turismo decise di trasformarla in un borgo dipinto: giunsero così in paese decine di illustri pittori (per cui si rimanda al sito della Pro Loco locale - www.arcumeggia.it), i cui affreschi si possono ammirare sulle pareti esterne delle case e lungo la Via Crucis. Da vedere anche la "Casa del Pittore".
Arcumeggia è il paese natale dello scultore Giuseppe Vittorio Cerini, di cui si conserva una piccola gipsoteca in casa e alcune altre opere al cimitero locale. Nota sede espositiva anche la "Sangalleria" di via Malcotti.
Vennero chiamati artisti di fama nazionale ed internazionale a realizzare affreschi sulle facciate delle case rurali e nacque una “galleria d'arte a cielo aperto”: Monachesi, Sassu, Usellini, Brindisi, Migneco, Carpi, De Amicis, per citarne solo alcuni, realizzarono i dipinti che ancora oggi possiamo ammirare.
Ma Arcumeggia non è soltanto questo: la sua storia, le tradizioni che conserva, l'ambiente naturale che la circonda, ne fanno un luogo incantevole e particolarissimo, nel quale è possibile ritrovare sapori antichi e testimonianze di vita rurale, proposte culturali e programmi di intrattenimento, una piccola ma attiva comunità che riesce a coniugare la conservazione di valori antichi con il piacere della condivisione e dell'accoglienza.