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Necropoli di Caravate
Complesso di quattordici sepolture a inumazione fra l’VIII e il IX secolo
Nel 2002, le opere di restauro e di recupero intorno alla chiesetta di Sant’Agostino di Caravate hanno svelato un’area di necropoli adiacente all’edificio religioso.
La Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia ha ritenuto opportuno approfondire l’indagine con uno scavo sistematico allo scopo di recuperare l’intera zona cimiteriale.
Venne portato alla luce un complesso di quattordici sepolture a inumazione che la stratigrafia archeologica ha permesso di datare tra l’VIII e il IX secolo. Le tombe sono ancora visibili grazie al progetto di valorizzazione del contesto. Si tratta di loculi strutturati che in origine erano chiusi con lastroni di pietra.
All’interno giacevano supini i resti scheletrizzati, alcuni dei quali perfettamente conservati, degli antichi abitanti di Caravate. Gli scheletri sono stati consegnati al Laboratorio di Antropologia Fisica e Molecolare dell’Università degli Studi dell’Insubria per essere studiati sotto il profilo antropologico e paleopatologico.
Scheletri di uomini, donne e bambini che ci rivelano come la statura media della popolazione non superasse i metri 1,65 di altezza. L’aspettativa di vita raramente andava oltre 45 anni di età; l’alta mortalità infantile purtroppo qui è ben rappresentata e le lesioni ossee riscontrate su diversi soggetti potrebbero suggerire un evento traumatico non mortale, ma che interessò gran parte della comunità di Sant’Agostino. Tutto però rimane oggetto di ipotesi.
L’area archeologica comprende anche la piccola chiesa, che riflette ancora lo stile romanico e che custodisce al suo interno un ciclo di affreschi trecenteschi, alcuni di questi strappati e oggi conservati all’interno del palazzo comunale, tra cui un’importantissima scena della Crocifissione gotica e una dell’Adorazione dei Re Magi.
I lavori di restauro e di valorizzazione dell’area archeologica permettono oggi al visitatore di scoprire a cielo aperto un’area funeraria di epoca medievale.