- Turismo religioso
La collegiata di San Vittore
La chiesa (che per qualche tempo preservò l'intitolazione a S. Maria della plebana di Domo), sorse di getto, nell'arco di più decenni, nelle forme che, ancora oggi, in parte, si ammirano, con impianto basilicale a tre navate, senza transetto, e bei paramenti di pietre lavorate, non di rado intercalate da elementi decorativi o figurativi scolpiti nella pietra.
Il complesso è di notevole suggestione: isolato e silenzioso sul colle, si compone, oltre della chiesa, di edifici canonicali e della massiccia mole di un monastero ottocentesco di suore Orsoline. La collegiata si offre ancora al visitatore nel saldo impianto romanico a tre navate, senza transetto, conferito a partire dalla fondazione nel 1137.
Particolarmente interessante è la zona absidale, che mostra i tre emicicli corrispondenti alle tre partizioni interne dello spazio liturgico. I fianchi e l'abside conservano l'originaria tessitura in pietre ben squadrate, frutto del lavoro di abili maestranze locali. Il massiccio campanile, presso la facciata, è seicentesco. All'interno, riportato nelle presunte forme di un tempo, si ammirano cicli affrescati del XVI sec., nonché gli elementi scolpiti dello scomparso pulpito, fine opera di scultura del XII sec. Il coro ligneo dei canonici è cinquecentesco.
L'organo in controfacciata è seicentesco, ancorché rimaneggiato nel corso del XIX secolo.