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La stazione internazionale di Luino
Dopo decenni di discussioni e progetti diversi, nel 1869 il tracciato della linea internazionale ferroviaria del Gottardo vinceva il confronto con le alternative di valico: Spluga e Lucomagno.
Il 15 ottobre, a Berna, fu ratificata la convenzione tra il governo italiano, la Confederazione elvetica e la Prussia per la realizzazione del traforo del San Gottardo. Negli accordi, la dorsale ferroviaria principale a sud delle Alpi era rappresentata dal tracciato tra Bellinzona e Pino (confine italo-svizzero) sulla direttrice per Genova.
Nel 1881 fu aperto il cantiere della stazione di Luino. I tecnici, ingegneri, progettisti, geometri e ditte appaltatrici sono noti grazie ad un opuscolo informativo edito nel 1882. A capo del grande cantiere figurava l’ingegnere Alfredo Giambastiani di Livorno, al quale furono affiancati specialisti nei vari campi della progettazione, tra cui Giovanni Battista Biadego per le impegnative opere di ferro, in primis la grande tettoia metallica della stazione.
Lo scalo di Luino misurò, al termine dei lavori, oltre un chilometro in lunghezza e 131 metri in larghezza; 14 erano i binari di servizio, 5 destinati al trasporto pubblico e coperti dalla tettoia.
La stazione risultò grandiosa, soprattutto in relazione ai luoghi. Monumento, più che alla tecnica, al progresso, guadagnò non poche citazioni sulle guide turistiche dell’epoca, utili anche per reperire alcuni dati altrimenti non noti.