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Santuario Santa Maria delle Grazie
Il Santuario della Madonna delle Grazie custodisce un’immagine mariana molto venerata dalla tradizione popolare. Si tratta di una tavola di autore ignoto del XIV secolo. I frati francescani la ricevettero in dono dal Beato Damiano da Padova nel 1463 Raffigura la Vergine in ascolto, con il libro delle Scritture e il capo semi scoperto, turbata dalle parole dell’angelo.
Dietro le architetture quattrocentesche dello sfondo si intravede il percorso tortuoso del fiume Lambro che ora attraversa il parco di Monza.
Il Santuario è stato infatti costruito sulla riva del fiume, dove un tempo era presente già una piccola cappella dedicata al culto della Madonna. Già nel 1467 una comunità di frati francescani era presente nel luogo.
La chiesa presenta una pianta unica con cappelle laterali.
E’ caratterizzata dalla costruzione, a due terzi della lunghezza, di un tramezzo, che in origine era decorato con le scene della vita di Gesù. Il ciclo pittorico è andato completamente perduto a causa di un incendio.
Le parti del coro e del campanile si ritiene che vennero aggiunte nel XVI sec. in seguito agli emendamenti del Concilio di Trento.
Al 1633 risale la costruzione del portico sulla facciata, che ha modificato l’elegante prospetto originario sostituendo con una trifora due finestre a sesto acuto e il rosone centrale.
Con le confische seguite all’editto napoleonico il Santuario venne chiuso, depauperato ed abbandonato. La chiesa fu adibita a magazzino e il convento a caserma.
L’incendio del 17 dicembre 1893 distrusse così tutti gli affreschi e gli stalli del coro cinquecentesco.
Solo nel 1931 i francescani ripresero servizio presso il convento. Nel 1946, su disegno dell’architetto Giovanni Muzio, venne realizzato il nuovo altare maggiore, benedetto dal card. Ildefonso Schuster, allora arcivescovo di Milano.
Ai nostri giorni il Santuario delle Grazie si offre come uno spazio di accoglienza materna dove incontrare il Signore nel silenzio e nella preghiera personale e dove e accostarsi alla Misericordia nella Confessione. Presso il Santuario i poveri possono trovare la loro mensa quotidiana e i giovani un’attenzione particolare di incontro con la Parola di Dio e accompagnamento spirituale.