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I Ginkgo biloba di Villa Reale
Tra i colori ed il fascino proprio della specie, i Ginkgo biloba di Villa Reale sanno risvegliare gli animi poetici nascosti in noi.
A partire dal Settecento il collezionismo di alberi esotici divenne una pratica molto in voga tra i nobili e la sua massima espressione ebbe luogo con la realizzazione di scenografici parchi intorno alle dimore signorili.
Anche nei giardini della Villa reale di Monza, realizzati nel 1783, non mancano specie arboree provenienti da molto lontano. Tra gli esemplari più amati e ricercati vi erano i Ginkgo biloba; provenienti dal lontano Oriente, sorprendevano tutti con le loro particolarissime foglie e con l'incredibile colorazione di giallo acceso autunnale. Questi non mancavano negli spazi verdi intorno alla reggia e ancora oggi continuano a stupire.
I ginkgo più belli si trovano in gruppo alle spalle del maestoso palazzo neoclassico, al limite del piazzale. Il posizionamento ravvicinato di quattro grandi esemplari permette, in autunno, la scenografica creazione di una naturale nuvola dorata di foglie, capace d’innalzare ulteriormente l’immensa qualità estetica del luogo.
Anche le dimensioni sono ormai ragguardevoli, infatti i due maggiori possiedono tronchi superiori ai 3 metri di circonferenza (diametri di 100 e 105 cm). Davvero emozionanti sanno essere i Ginkgo, tant’è che anche poeti ed artisti del romanticismo ne hanno preso spunto: Goethe, ad esempio, compose versi (indirizzandoli all’amante Marianne Jung) nei quali le caratteristiche foglie lo portarono ad una profonda riflessione sulla duplicità dell’animo umano. Per gli amanti della specie i Giardini Reali di Monza sono il luogo ideale: si trova infatti, sul viale al lato opposto della facciata della reggia, anche un altro splendido esemplare monumentale.
Monumento verde liberamente visitabile negli orari di apertura del parco.