- Arte e Cultura
Castello di Padenghe
Castelli a Padenghe sul Garda
Padenghe vanta, assieme a Moniga, il castello che meglio si è conservato in tutta la Valtenesi.
Esso nasce su iniziativa della popolazione locale durante il X secolo a scopo difensivo, come riparo dalle costanti invasioni, all'epoca molto frequenti, anche se, nel corso del tempo subisce varie modifiche.
A Padenghe, nello specifico, il fortilizio, anche se a prima vista non si nota, è costituito da due cortine murarie di grossi ciottoli dotate di merli. Tra queste la più antica è di forma irregolare e presenta un livello difeso da tre torri, una più piccola al centro, ed altre due più grandi a nord.
Internamente si disponevano le case che erano per lo più a tre piani: vennero articolate in tre file all'incirca parallele tra loro, con strade e vie atte a garantire la viabilità.
Questo primigenio schema è percepibile ancora adesso e, per ciò che concerne le abitazioni presenti all'interno, è stato rilevato grazie all'analisi muraria, come ne esistano di più antiche, presumibilmente risalenti allo stesso periodo delle cortine, ed altre leggermente più tarde. In ogni caso, studi recenti hanno messo in luce come le case atte a comporre ciascuna fila verticale fossero sostanzialmente tutte coeve. Per ciò che concerne invece le aperture delle abitazioni, quelle principali erano orientate verso sud, mentre a nord vi erano porte e finestre di dimensione minore. La maggior parte delle stanze al piano terra è costituita poi da vani dotati di volte a botte; in altri casi questo tipo di copertura viene a mancare. E' stato giustamente ipotizzato come questa peculiarità dovesse essere ricondotta al diverso utilizzo riservato ai locali: cantine per ciò che riguarda le stanze voltate, stalle in caso contrario.
Da rilevare inoltre che l'accesso al castello, segnato da tracce di feritoie dell'antico ponte levatoio, da una passerella e da piccole finestrelle a sesto acuto e a tutto sesto, così come la torre posta accanto al portale di ingresso è da datare ad un'epoca successiva alla cortina, e così anche il castellino, un tempo luogo riservato alla guarnigione militare.
Proprio la presenza di questo piccolo edificio, condizionò la successiva erezione della torre, che, per questo motivo venne forzatamente costruita più a oriente rispetto al progetto originario.
Da specificare poi che vi erano due ingressi, uno riservato al castello vero e proprio, dotato appunto di ponte levatoio, e un secondo, sulla cortina muraria, caratterizzato dalla presenza di porte dotate di saracinesche. Internamente poi, è visibile una scala esterna che conduce ad una piccola porta al primo piano del mastio anche quest'ultimo era assieme al castellino luogo di ritrovo della guarnigione.