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Chiesa Parrocchiale di Santa Maria
Chiese a Polpenazze del Garda
Posta in una splendida posizione panoramica dalla quale si può ammirare uno dei più belli fra gli scorci lacustri, la Parrocchiale di Polpenazze, dedicata alla natività di Maria Vergine, è una chiesa risalente alla seconda metà del XVI secolo, anche se l'autorizzazione relativa alla sua erezione venne concessa ancora nel 1400 da papa Pio II.
La chiesa si presenta dotata di aula unica terminante in un presbiterio poligonale e caratterizzata dalla presenza di campate poco profonde ma riccamente decorate, come il soffitto e l'abside, da affreschi e dipinti attribuibili ad Andrea Bertanza, Pietro Marone e Graziano Cossali, che contribuiscono a rendere magniloquente e ancora più solenne il linguaggio architettonico già tendente a forme barocche, sul quale è impostata la chiesa.
Essa inoltre venne rimaneggiata nel corso del tempo, anche se l'intervento sicuramente più importante in tal senso risale alla fine del 1800, quando l'architetto Tagliaferri decise di reimpostare la primigenia facciata della parrocchiale secondo schemi architettonici cari al Barocco.
Essa si presenta dunque composta da una facciata a spioventi, caratterizzata da lesene scanalate nella parte superiore e da una grande finestra incorniciata da decorazioni sinuose.
Interessante notare poi la presenza di un portico aggettante sormontato da un balcone, aperto sulla piazza, nella parte sottostante, grazie alla presenza di una serliana, elemento architettonico composto da arco a tutto sesto affiancato da due aperture sormontate da architrave e composte da colonne, ampiamente teorizzato nei suoi trattati da Sebastiano Serlio e portato alla sua massima diffusione da Andrea Palladio, diventando uno fra gli elementi più riconoscibili del suo linguaggio architettonico.
Notevole interesse riveste anche l'organo della chiesa, considerato uno fra i più importanti della Valtenesi risalente al 1894 e composto da canne risalenti al 1500 e al 1700, opera di Pacifico Inzoli.