- Navigli
Naviglio di Bereguardo
Originariamente destinato alla navigazione interna, oggi il Bereguardo funge da canale di irrigazione
Il Naviglio di Bereguardo è uno dei canali artificiali, destinati originariamente alla navigazione interna, che sono stati scavati tra il basso Medioevo e il XIX secolo nel Milanese.
Il Naviglio di Bereguardo ha una lunghezza di 18,85 km e una caduta di 24,766 m.
E’ un’opera tecnicamente complessa che impegna ben dodici conche su un percorso molto breve. Il dislivello di 24,76 m viene subito smaltito in massima parte (20,67) dalle conche e solo in misura minima (4,10) dalla pendenza. La distanza media tra una conca e la seguente è di 1,7 km.
Carta d’identità
Anno di nascita: 1420
Lunghezza: 18,85 km
Inizio: Castelletto di Abbiategrasso
Termine: Bereguardo
Storia
Nasce dal Naviglio Grande, a Castelletto di Abbiategrasso e raggiunge il Ticino al ponte di Bereguardo.
Già nel 1420 Filippo Maria Visconti, Duca di Milano, diede inizio ai lavori per una via d'acqua che potesse servire da congiunzione tra Pavia e Milano, portando in città le merci che, tramite il Po, arrivavano dall'Adriatico e quindi da Venezia e dall'Oriente, oltre a quelle raccolte lungo il percorso padano: stoffe, spezie, vetri di Murano, ma anche cereali, formaggio e il preziosissimo sale.
Dopo l'apertura del Naviglio di Pavia (1819) la difficoltosa navigazione del Bereguardo cessò e fu relegato a corso d'acqua periferico e destinato all'irrigazione.