- Borghi
Cassinetta di Lugagnano
Cassinetta di Lugagnano è il borgo delle ville nobiliari milanesi, da scoprire in bicicletta oppure in battello lungo il Naviglio Grande.
Come i patrizi veneziani villeggiavano sul Brenta, così le nobili famiglie milanesi trascorrevano le estati lungo il Naviglio, nelle ville settecentesche che costituiscono il grande patrimonio di Cassinetta di Lugagnano (MI).
In realtà Cassinetta e Lugagnano erano due nuclei urbani distinti, situati sulle rive opposte del Naviglio Grande e collegati da un ponte a schiena d’asino, accanto al quale è posta la statua di San Carlo Borromeo che qui passò nel 1584. Nel borgo c’è l’attracco del battello che porta i turisti a navigare lungo il Naviglio Grande, in un tratto ricco di fauna, scorci naturalistici e atmosfere romantiche.
Nello scenario del Parco del Ticino, cintura verde intorno a Milano, l’agricoltura e l’acqua sono gli elementi da tutelare, adottando come fa questo Comune – primo in Italia – un piano regolatore a crescita zero, che non prevede espansioni dell’insediamento urbano ma punta a mantenere il più possibile intatto il proprio territorio agricolo.
Basta cemento e nuove costruzioni: ora si può solo restaurare le ville patrizie e le vecchie cascine e andare in bicicletta nel Parco dei Navigli, nell’anello di 200km lungo il quale scoprire le bellezze naturalistiche e artistiche del territorio, a cominciare proprio dalle ville: appartenevano alle più importanti famiglie milanesi – Trivulzio, Visconti, Mantegazza, Castiglioni, Parravicini – ed erano “ville di delizia”, case nobiliari utilizzate dai proprietari per effettuare periodici controlli sulla gestione dei terreni da parte dei fittavoli e come abitazioni di villeggiatura estiva, un tempo circondate da meravigliosi giardini e alberi secolari; le più importanti sono villa Negri, la cinquecentesca villa Birago Clari Monzini e la neoclassica villa Visconti Castiglione Maineri che si riflette nel naviglio.
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