- Arte e Cultura
Museo della Stampa e della Stampa d'arte
Il Museo della Stampa d'Arte a Lodi occupa i locali della ex tipografia “Lodigraf”, attiva fino all'inizio degli anni Ottanta del secolo scorso.
Accolti da una piccola ed elegante “galleria” che sintetizza tutto ciò che si potrà ammirare proseguendo nella scoperta di questa struttura, i visitatori potranno immergersi e respirare il profumo della storia della stampa, che è storia di civiltà, dall'invenzione dei caratteri mobili in legno e metallo, fino alla fotoincisione.
Sono centinaia i reperti qui esposti, ben allineati in ampie sale con un itinerario didattico divulgativo.
Riportati in vita da un sapiente restauro conservativo, compongono una delle più ampie raccolte di macchine e attrezzature per la stampa presenti in Italia e forse anche oltre.
Cenni storici
Il Museo della Stampa e Stampa d’Arte a Lodi "Andrea Schiavi" è situato in un delizioso angolo della città che conserva quasi intatte le tracce del tessuto urbano medievale, nei locali dell’ex tipografia Lodigraf.
Inaugurato il 7 giugno 2008, ripercorre le tappe dell’arte della stampa attraverso i secoli, dalla xilografia alla calcografia, dalla serigrafia alla tipografia, dalla litografia alla stampa offset fino alla rivoluzione digitale, inserendosi degnamente fra le numerose testimonianze monumentali e artistiche dell’illustre passato della città. Lo spazio espositivo ha volutamente mantenuto le caratteristiche architettoniche di una vecchia tipografia ristrutturata e qui i visitatori possono immergersi e respirare il profumo della storia della stampa, che è storia di civiltà, con la possibilità di vedere all'opera numerosissimi reperti storici riportati agli antichi splendori da un sapiente restauro filologico.
Da subito, il Museo ha promosso una serie di iniziative, rivolte principalmente al mondo della scuola, con progetti didattici mirati a svelare i “segreti” della tecnica tipografica, una delle attività umane che più ha caratterizzato il settore artigianale a partire dal XV secolo. Museo vivo e dinamico, dunque, che, di volta in volta, può trasformarsi in officina creativa, laboratorio didattico sperimentale a disposizione delle scuole, luogo per convegni, mostre temporanee e spazio libero per ogni altra progettualità.
Criteri espositivi - Itinerario di visita
Centinaia di reperti, allineati in ampie sale, compongono una delle più pregevoli raccolte di macchine e attrezzature per la stampa presenti in Europa, da antichi congegni risalenti fino al XVI secolo, a cassettiere in legno complete di caratteri in legno e metallo, da torchi e presse in ghisa di produzione ottocentesca, fino al più prezioso esemplare "Columbian", in ghisa e acciaio, costruito a Londra verso la metà del XIX secolo, unico esemplare presente in Italia.
Di rilevante interesse storico sono i torchi realizzati dalla fabbrica Dell’Orto e utilizzati dai Wilmant, insigni incisori, fonditori, tipografi, editori, attivi tra Lodi e Milano in epoca risorgimentale. Di particolare fascino sono le macchine linotype e monotype per la fusione e composizione meccanica, quelle per la stampa in Braille, nonché un impianto per stampa a smalto in rilievo.
Gli amanti delle curiosità potranno ammirare un prototipo in scala 1:5 del torchio di Gutenberg, una pregevole raccolta di pietre litografiche di grandi dimensioni realizzate tra il 1860 e il 1930, il libro più grande e quello più piccolo al mondo, centinaia di targhe identificative originali di fabbriche di macchine da stampa e, infine, un impianto di recente acquisizione per calcografia e carte valori che realizza Carte Valori e stampati di sicurezza, sviluppando tecniche sofisticate per evitare la contraffazione e la falsificazione di banconote, francobolli e marche da bollo, passaporti, titoli di stato, certificati azionari, assegni, biglietti di trasporto, ecc.
Di particolare interesse il tradizionale bancone da legatore con l’intera attrezzatura manuale proveniente dalla prestigiosa legatoria Torriani, attiva fin dal XIX secolo, e artistiche copertine con fregi multicolori.
Il “viaggio” continua nella Sala della Stampa d’Arte dove, oltre ad affascinanti torchi calcografici e litografici “a stella” e macchine per stampe artistiche, si possono ammirare lastre in rame incise come matrici calcografiche intorno al 1850, pietre litografiche di grandi dimensioni, eseguite tra il 1870 e il 1930 per la Casa Editrice Vallardi e cromolitografie relative ad alcune stazioni di una Via Crucis, del 1875.
Si arriva quindi nella terza grande Sala della Composizione e Stampa Tipografica destinata alla raccolta delle macchine tipografiche, in cui si trova l’angolo del compositore corredato di bancone tipografico, antiche cassettiere colme di caratteri in piombo e in legno, compositoi di allineamento e attrezzature per la lavorazione del piombo. Di grande fascino le macchine fonditrici-compositrici: le linotype e le monotype di cui si può assistere dal vivo al funzionamento.
Infine, quella che per l’impatto visivo si presenta come il luogo più suggestivo di tutto il museo: la Sala antichi torchi e presse con una ricca ed elegante selezione di torchi e presse ottocenteschi, tra cui il torchio Stanhope appartenuto a Claudio Wilmant. Al centro della sala, il torchio Columbian, ideato dall’americano George Clymer e costruito a Londra dal 1817, vera e propria opera d’arte.
Costo biglietto d'ingresso: € 6,00 intero. Per scuole, studenti e over 65 anni: € 5,00. Ingresso gratuito per insegnanti accompagnatori e diversamente abili
Orari
Giorni e orari di apertura
dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle ore 12.30, sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 17.30, domenica chiuso. L’accesso al museo è consentito solo con visite guidate per gruppi, classi e associazioni. È possibile concordare visite individuali.