- Arte e Cultura
Palazzo San Filippo
Esempio di barocco lombardo. Custodisce la biblioteca dei Filippini composta da circa 11.000 volumi
La Biblioteca comunale Laudense, o Biblioteca Laudense, si trova nel Palazzo di San Filippo, che rappresenta uno dei migliori esempi del barocco lombardo della seconda metà del '700. Sino alla Rivoluzione Francese il palazzo fu, con la chiesa attigua, sede della congregazione dei Preti dell'Oratorio o Filippini, fondata a Roma nel 1575 da San Filippo Neri, e stabilitasi in Lodi fin dal 1622. I primi oratoriani, acquistato nel 1639 lo stabile sull'area attuale lo adattarono per loro uso e terminarono i lavori con la costruzione della chiesa di San Filippo nel 1645. Nel 1740 lo stabile e la chiesa che ospitavano i Padri da quasi un secolo furono demoliti ad opera dei fratelli mastri Michele e Pietro Giacomo Sartorio, esponenti del rococò lodigiano già responsabili (insieme al padre Domenico) del progetto di Villa Barni, e l'anno stesso (secondo quanto riferito dal cronista contemporaneo padre Anselmo Robba) iniziò la nuova costruzione da parte del Veneroni.
La realizzazione del complesso, proseguì sino al 1758, anno in cui viene terminata la grande sala a volta che ancora oggi ospita la Biblioteca e che Federico Ferrari decorò con "San Filippo in contemplazione della croce" nel 1764. Nel 1765 furono terminati anche i grandi armadi in noce della sala che si alzano per ben 8 metri e le cui parti di ornato sono dovuti al Cavanna, celebre intagliatore dell'epoca, ma altre fonti attribuiscono il lavoro alla famiglia Oppizio e altre ancora alludono a una collaborazione tra il Cavanna e gli Oppizio.