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Il Faggio di Introbio
Nel cuore di Introbio, importante centro della Valsassina, vi è un perfetto esempio di come un faggio possa diventare un albero ornamentale.
Pensando ai faggi (Fagus sylvatica) la mente corre subito ai boschi dei versanti montuosi.
Capita però, soprattutto nelle cittadine collinari e di fondovalle, di vederli utilizzati come abbellimento nei parchi di ville storiche, in sostituzione di cedri o di piante ornamentali esotiche. Ad Introbio, si trova, utilizzato proprio per innalzare la qualità estetica del giardino, un meraviglioso faggio diananzi a Villa Migliavacca, sede del municipio.
L’albero, che riempie con la sua ampia chioma lo spazio verde, è il protagonista indiscusso nell’affascinante ambientazione della dimora degli anni Venti. Progettata con l’idea di richiamare lo stile rinascimentale milanese ed in particolare quello del Castello Sforzesco, è caratterizzata da facciate in mattone inframmezzate da graffiti. Posizionato al centro del giardino, che è reso unico anche dalla presenza di una suggestiva scalinata coperta, l’elegante Faggio ha una circonferenza di 4 metri (diametro 125 cm) e un’altezza di oltre 20 metri.
Proprio dalla zona della villa iniziano i sentieri verso la celebre cascata del torrente Troggia e verso la Val Biandino, che ospita il Santuario della Madonna della Neve e che culmina con il Pizzo Tre Signori (2554 m s.l.m.).
Monumento verde liberamente visitabile negli orari di apertura del parco.