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Val d'Esino
La pittoresca valle sul Lago di Como
Sul ramo orientale, imboccando la strada da Varenna, la Val d’Esino sale dalla costa lungo il corso del torrente omonimo.
Oltrepassando l’abitato di Perledo, che si compone di numerose pittoresche frazioni, si arriva attraverso la strada panoramica all’imponente cospetto delle giogaie della Grigna settentrionale.
Esino Lario è un gradevole centro di villeggiatura, situato in un’ottima posizione climatica e ricco di punti storici, naturalistici e geologici degni di attenzione. Le sue antiche origini sono testimoniate dai numerosi reperti archeologici, rinvenuti negli scavi eseguiti ai limiti dei due vecchi nuclei che compongono il paese: Esino Superiore (Cres, di origine celtica) ed Esino Inferiore (Psciac, di origine romana), riunitisi in un unico comune nel 1927 con il nome di Esino Lario.
La cima della Grigna Settentrionale, che lo domina, è meta di numerose escursioni, come la Ghiacciaia del Moncodeno, forra con conformazioni di ghiaccio perenne, visitata anche da Leonardo da Vinci che rimase incantato dal paesaggio e dalle caratteristiche della Grigna.
Il passo del Cainallo, attrezzato con campi da sci, di Agueglio e i piani di Ortanella, antiche vie di accesso alla Valsassina e al lago, sono oggi meta di piacevoli passeggiate e mirabili punti panoramici che dominano le Alpi Orobiche a settentrione e il Lago di Como a meridione. Il paese conserva la parrocchiale di San Vittore, citata dal secolo XIII e costruita sui ruderi di un “castrum” romano, contiene al suo interno bellissimi intarsi in legno del XVII secolo, arazzi di mirabile fattura - frutto della scuola di arazzeria, costituita all’interno del paese nella prima metà del 1900 - e un pregevole portone in bronzo dello scultore Bonalberti.
Il bellissimo ambiente intorno alla chiesa si completa con il Viale della Croce, monumentale opera dello scultore milanese Michele Vedani. Sedici cappelle con altorilievi in bronzo che rappresentano la Passione e la Resurrezione di Cristo, costeggiano il viale e guidano il visitatore dal Sacrario dei Caduti fi no alla chiesa parrocchiale di San Vittore Martire.
Degne di nota, nei due centri storici, le chiese del XVI secolo dedicate a Sant’Antonio e San Giovanni; in località Ortanella la cappella romanica di San Pietro, recentemente ricostruita, posta sulla “Antica Strada o Sentiero del Viandante” che collegava Lecco con Colico e la Valchiavenna, e le numerose cappelle affrescate, sparse sul territorio, che testimoniano la devozione delle genti del posto.
Bella anche la costruzione della Torre in frazione Cresi, di origine alto-medioevale che domina il paese, faceva certamente parte di un sistema di avvistamento che dall’interno della Svizzera giungeva fi no a Milano.