- Arte e Cultura
Chiesa di San Giorgio a Varenna
Consacrata nel 1313, la Chiesa di S. Giorgio rappresenta un perfetto esempio di architettura lombarda del XIV secolo.
Situata nell’omonima Piazza e strutturata su tre navate, presenta sulla facciata un rosone e un affresco raffigurante S. Cristoforo.
L’ attuale altare maggiore, inaugurato nel 1822 dopo 16 anni di lavori, è in stile barocco, con mensa in marmi neri e rossi ed intarsi. Il tabernacolo è invece in stile neoclassico. Particolare, inoltre, la pavimentazione, interamente realizzata in marmo nero di Varenna.
Di notevole bellezza sono gli affreschi interni: sulla controfacciata possiamo notare una scena dell’inferno con Satana che tiene in braccio l’Anticristo, mentre sulle due colonne cilindriche che immettono all’altare maggiore, possiamo scorgere le figure di un Santo con mitria e di una Santa coronata – attribuibili a Papa Gregorio ed alla Regina Teodolinda – nonchè altre figure nella cappella meridionale compresa quella ben leggibile di San Benedetto.
All’ interno possiamo ammirare tra l’altro, il Polittico di S. Giorgio di Jo Pietro de’ Brentanis (1467), un artista locale che rientra nell’arte giottesca dell’Italia superiore. Composto da tre tavole e sette formelle di diversa grandezza, rappresenta la Vergine assisa sopra un trono con ricco panneggio d’oro e fiorami rossi, che con una mano porge un frutto al Bambino, il quale ritto sulle ginocchia materne, con la destra alzata, benedice. Alla destra della Vergine sta S. Pietro M. da Verona, ed alla sinistra, S. Giorgio. Sui lati vi sono quattro tavolette: S. Lorenzo, S. Jo Battista, S. Stefano e S. Agnese. Alla sommità altre tre tavolette: nel mezzo la Crocifissione, a sinistra l’Arcangelo Gabriele ed a destra l’Annunciata.
La Pala di altare risale al 1533, opera del pittore comasco Sigismondo De’ Magistris. Raffigura Gesù inginocchiato sopra una pietra che emerge dalle acque del fiume Giordano con le mani giunte in atteggiamento di preghiera, mentre S. Giovanni Battista versa con la mano destra sul suo capo, l’acqua; assistono gli angeli. il tutto è inquadrato in un paesaggio che ha forti richiami di linee leonardesche e gaudenziane. Il basamento del riquadro rappresenta la Madonna con il Bambino tra le braccia; due Angeli sorreggono il manto del trono su cui sta la Madonna. Ai lati degli Angeli sono raffigurati due Santi: figura maschile con corazza e palma; figura femminile con calice da cui spunta un serpentello.
Il Polittico dell’Altare maggiore, risalente al ’500, è una composizione di tavolette in legno, avanzi di un polittico di autore ignoto. Si trattava dell’ancona dell’altare maggiore ai tempi di S. Carlo, quando per intervento dell’Arcivescovo, in un decreto si stabilì che “si togliessero gli altari di legno e si facessero gli altari in marmo”. La cornice venne quindi venduta nella metà del ’700 e le tavolette, in parte furono conservate in Archivio, in parte sopra i mobili della Sacristia ed in parte in soffitta.
Il Polittico delle Sante è, invece, una pala d’altare molto complessa che purtroppo è stata ridotta rispetto all’originale. Risale al 1594, di autore ignoto e proviene dal lotto di elementi sacri rilasciati dal Kess quando nel 1899 volle disfarsi delle vecchie servitù che la Parrocchia aveva ancora sulla chiesa di Villa Monastero. Vi sono raffigurate quattro sante: S. Caterina d’Alessandria e S. Lucia a sinistra, S. Maria Maddalena e S. Apollinia a destra; sullo zoccolo di base sono ritratti i dodici Apostoli con il Signore. Al centro c’era una statua, bensì, e non un dipinto come si poteva pensare, la quale è ora custodita in S. Maria delle Grazie.
Altri due particolari notevoli sono l’Altare della Madonna del Rosario, di stile barocco e realizzato in marmi grigi e polcromi, e la Statua della Madonna del Rosario, in legno dorato e attribuibile alla scuola senese.
Il Confessionale è opera, invece, di Giovanni Albiolo da Bellagio e risale al 1690. Presenta una struttura in nocea muro a tre archi con 4 cariatidi scolpite a faccia d’angelo con festoni di fiori e frutta. Sulla cimosa, quadro con due cariatidi e pannello con Gesù Risorto e Maria Maddalena che porta al sepolcro ilvasetto di profumi ed ancor più sopra vi è un teschio con il triregno e due angeli ai fianchi. Sugli angoli vi sono due statuine raffiguranti il Re David ed il profeta Elia.
Sopra il portale in noce che dà sulla sacristia, notiamo il Gruppo in pietra della “Pietà” o “Compianto” risalente alla fine del ’400, scultura in pietra in cui il volto della Madonna è centrale e le braccia del Cristo morto dividono il quadro in senso longitudinale, mentre le tre Marie e Nicodemo con i volti segnati dal dolore sembrano racchiudere questo Mistero con i loro corpi. Le due figure laterali di Giuseppe d’Arimatea e di S. Giovanni sono spurie.
Sulla parete nord della Chiesa troviamo il Battistero, nicchia con vasca di marmo nero intarsiato sormontato da un ciborio di legno di noce e porticine in radica. Due leggere balaustrine di marmo di Varenna, intarsiato con specchi di ferro chiudono l’area di rispetto. Cancelletto in ferro battuto.
La Sacristia risale, invece, a metà del ’700 e rappresenta un vero gioiello dell’artigianato lombardo.
Il Campanile, infine, fu portato a termine nel 1653. Il fusto è massiccio come se fosse una torre; gli angoli sono di pietra a vista, mentre la muratura di riempimento non ha caratteristiche peculiari ed è inframezzata di cotto; una doppia orlatura con fascia interposta separa il fusto della cella campanaria che si erge su quattro pinnacoli d’angolo con al centro i fornici arcuati a tutto sesto, parapettati con un’elegante balaustra a colonnine; la sommità è terminata con quattro pinnacoli d’angolo di tipo piramidale con palla al vertice; la cuspide conica è di cotto a superficie diamantata e termina con una sfera di rame con sovrapposta la croce.
(Testo tratto da “Documentazione storica sulle Chiese di Varenna”, Edizione Antica Pieve di San Giorgio, Lauro Consonni)
ORARI SANTE MESSE: sabato ore 18.00 | domenica ore 10.30 e ore 18.00
Orari
Aperta tutti i giorni dalle 09.00 alle 19.00.