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Chiese sull'Isola Comacina
Importante nucleo della diocesi comasca, nota per il suo glorioso passato, l'isola vide sorgere sulla sua terra numerose chiese
L'itinerario artistico dell'Isola Comacina, in centro Lago di Como, risulta interessante per la presenza di numerosi reperti archeologici.
Importante nucleo politico e religioso in età romana e altomedievale, l'isola vide sorgere sulla sua terra numerosi monumenti e chiese che si possono ancora riconoscere.
Al centro dell'isola lo scavo di Santa Maria in Portico attesta un oratorio paleocristiano.
Nella parte orientale vi è il cuore religioso dell'isola, la Basilica di Sant'Eufemia, di fondazione paleocristiana, e il Battistero di San Giovanni.
Nella parte occidentale, la costruzione romanica di San Pietro in Castello, sovrapposta a strutture più antiche, e il Complesso dei Santi Faustino e Giovita, antico convento benedettino femminile di cui rimangono ben conservate parti delle pareti e della zona absidale della chiesa.
L'Isola Comacina fu teatro di una guerra decennale fra Como e Milano dal 1118 al 1127 e ricoprì una posizione politico-economica dominante fino a quando nel 1169 fu distrutta, finendo in uno stato di abbandono. Furono le campagne di scavo nel corso del 1900 a riportare alla luce questo palinsesto archeologico di eccezionale interesse. Ora le rovine e i monumenti romani e medievali, insieme ai molteplici reperti recuperati durante le campagne di scavo, sono valorizzati dall'area archeologica sull'isola e dal Museo Antiquarium di Ossuccio.