Il paesaggio, prevalentemente montano e agricolo, è la meta ideale per chi desidera trascorrere qualche giorno a contatto con la natura esplorando nuovi sentieri a piedi, in bici o a cavallo.

Dal punto di vista storico-culturale e artistico, i borghi che compongono le due Pertiche (Alta e Bassa) offrono eleganti portali in pietra nera, affreschi votivi, stemmi nobiliari, fontane ed edifici religiosi. Tra questi si ricordano a Pertica Alta il Santuario di Barbaine, la chiesa Parrocchiale di Livemmo, la seicentesca Casa Piccini mentre a Pertica Bassa si possono trovare maestose chiese caratterizzate dall’arte lignea dei Boscaì e dei Bonomi ma soprattutto il Museo della Resistenza e del Folklore Valsabbino.

Caratteristico delle Pertiche è, indubbiamente, il Carnevale con i suoi tipici personaggi: la “vécia de val” (vecchia del cesto), “l’omashì del zèrlo” (uomo del gerlo) e il “Doppio”, una maschera ambigua di cui è impossibile distinguere il lato che si sta osservando.

Per quanto riguarda la gastronomia, i cibi locali vengono utilizzati con intelligenza e creatività, cercando di realizzare e far gustare un insieme armonico di prodotti tipici quali formaggi di mucca e di capra, salumi, confetture di piccoli frutti, tartufi, trote e tanto altro. I coltivatori perticaroli sono lieti di aprire le loro case e le loro malghe ai visitatori che possono degustare in loco ed acquistare direttamente dal produttore.

A completare il quadro un’ampia offerta di attività outdoor quali escursioni a piedi o in mtb, grazie anche ad una fitta rete di itinerari ben segnalati e adatti a sportivi, famiglie o lungo i percorsi della resistenza. E per rinfrancare mente e corpo non può certo mancare una visita all’Arca del pensér, un’installazione vegetale completamente immersa in uno scenario naturale con abeti, rocce e sculture. Andate in questo luogo e semplicemente sedetevi sulla scultura che più vi aggrada per ascoltate il silenzio!!!