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Lago d’Idro
Ai piedi delle Piccole Dolomiti, il Lago d’Idro è lambito da pendici boscose. Perfetto per lo sport, è teatro di un incredibile carnevale
È il più fresco dei laghi lombardi, ma anche il meno conosciuto e frequentato. Il Lago d’Idro, chiamato Eridio dai romani, è un piccolo specchio d’acqua a quasi 400 metri di altitudine.
L’ambiente incontaminato renderà piacevole qualsiasi attività tu voglia intraprendere. Relax sulle spiagge di pietrisco e ghiaia che si susseguono sulle sponde, sport acquatici (vela, windsurf), ciclismo, trekking e arrampicata, sci d’inverno sulle piste del monte Maniva, attrezzato a ricevere ospiti anche d’estate, con le sue passeggiate e gli indimenticabili panorami delle Piccole Dolomiti bresciane. Meritano un giro tutti i paesi che si affacciano sul lago, a partire da Idro che si articola nelle sei frazioni di Pieve Vecchia, Lemprato, Crone, Vesta, Vantone e Tre Capitelli.
Di seguito, quattro spunti per una gita con gli amici. O in famiglia.
Monte fortificato
La fortificazione della Rocca d’Anfo si inerpica dal lago alla cima del Monte Censo. Abbozzata già dai Visconti nel Trecento, è stata strutturata nel XV secolo dalla Repubblica di Venezia, poi ampliata dagli ingegneri di Napoleone fino agli interventi del Genio militare italiano. Con l’annessione all’Italia del Trentino (1919) perse la sua funzione di baluardo ma rimase sito militare fino al 1975. Oggi le sue caserme, polveriere, batterie militari – collegate tra loro da camminamenti, scalinate e percorsi ipogei – sono oggetto di visite guidate della durata di quattro ore. Vengono organizzate anche visite didattiche per bambini, movimentate da una caccia al tesoro.
Balli in maschera
Classificato fra le più importanti scoperte etnologiche degli ultimi duecento anni, il carnevale di Bagolino è stato scoperto dagli studiosi del mondo popolare nel 1972. Celebrato dal XVI secolo, si articola in due momenti: i Balarì e i Maschèr. I danzatori e i suonatori si esibiscono il lunedì e martedì prima della fine della festa, muovendosi per le vie del paese in costume, con una maschera e un cappello riccamente decorato. I Maschèr, invece, cominciano a comparire già dopo l’Epifania, a volto coperto, camuffando anche l’andatura, la voce e il portamento.
Ferro battuto, ardesia, scalinate
Borgo medievale incastonato tra le montagne sopra il lago, Bagolino presenta uno stretto agglomerato di case con elementi decorativi come inferriate di ferro battuto, caratterizzazioni architettoniche come portici, ballatoi e tetti di cotto o di ardesia. Le strette vie acciottolate si alternano a scalinate. Al centro del paese, la chiesa di San Giorgio, che risale al XVII secolo. La volta affrescata è ad opera di Tommaso Sandrini, che creò un’illusione ottica grazie alla quale l’altezza della navata appare raddoppiata. L’organo si deve ai fratelli Serassi, celebre dinastia di maestri organari, originari di Como.
Affreschi antichi, affreschi vintage
Lambita dalle acque del lago, nel punto dove il Chiese lascia il bacino per scendere a valle, la chiesa di Santa Maria ad Undas a Idro ha un’abside di origine romanica, inglobata nell’architettura del Trecento che le ha conferito l’attuale aspetto. Sopra l’altare maggiore, un’edicola è decorata con affreschi che raffigurano i santi della pietà popolare. Sono di tutt’altra natura gli affreschi che istoriano le pareti dell’Hotel Milano, proprio di fronte alla chiesa. Negli anni Trenta, Federico Vaglia, pittore autodidatta e proprietario dell’albergo insieme con i fratelli, ha dipinto i locali al piano terreno e le camere ai piani superiori ispirandosi ai futuristi, a Gustav Klimt e all’aeropittura. Purtroppo, negli anni Sessanta, una gestione miope ha cancellato le opere in alcune stanze da letto, ma il bar, la reception e gli ambienti aperti al pubblico continuano a trarre giovamento dai vividi colori e dai variegati temi dell’opera di Vaglia.
5 motivi per…
1. Il formaggio Bagoss. Tipico di Bagolino, prende il nome dei suoi abitanti. Prodotto nelle malghe in grandi forme, viene stagionato per due anni. Di latte vaccino, è un formaggio a pasta dura, “colorato” con lo zafferano.
2. Chiesa di Sant’Antonio, Anfo. Di origine romanica, i recenti restauri ne hanno messo in luce la pianta a croce greca e affreschi del Cinquecento riconducibili alla scuola veronese, che ne impreziosiscono gli interni ma anche gli esterni. Il campanile è ritenuto il più antico della Val Sabbia, datato presumibilmente al Trecento.
3. Crociera sull’Eridio. Partenza e ritorno da Lemprato per le crociere che solcano il lago d’Idro, con fermate nei paesi di Vantone, Vesta, Baitoni (mini-incursione nella parte trentina del lago), Ponte Caffaro e Anfo. È possibile imbarcarsi con la bicicletta e con il cane al guinzaglio.
4. Falò di Ferragosto, parco di Crone a Idro. Musica, balli e degustazioni dei prodotti locali il 15 agosto in una serata che si conclude con grandi pire infuocate sulla spiaggia.
5. Giornata del minatore, Anfo. Oltre a bancarelle, mangiate e fuochi d’artificio, la Giornata del Minatore, organizzata da oltre vent’anni l'ultimo sabato di luglio ad Anfo, ha una valenza didattica e celebrativa del passato di questo territorio, che per decenni ha vissuto estraendo barite dalle cave di Darzo e Anfo.