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L’Alto Oltrepò: Appennino di Lombardia
Quando si parla di montagna lombarda, probabilmente il pensiero corre immediatamente alle imponenti vette alpine comprese tra i gruppi delle Alpi Lepontine, Alpi Retiche e Prealpi Orobiche.
Ma nell’estremo lembo meridionale della regione, nell’Alto Oltrepò Pavese, è presente un altro sistema montuoso, definito dal prestigioso Touring Club Italiano, come Appennino di Lombardia. Qui, ci si può lasciare trasportare nella scoperta di strade panoramiche, borghi autentici, con i loro mercati, sapori della tradizione e prodotti tipici.
Attraverso la Valle Staffora, passava una delle antiche “Vie del Sale” che metteva in comunicazione i commerci tra la pianura lombarda con Genova. A Varzi ancora oggi ne ritroviamo un prezioso lascito nei laboratori di lavorazione del tipico salame, che trae origine dalle qualità di conservazione alimentare del prezioso ingrediente e continua oggi l’importante produzione seguendo precisi disciplinari.
Appena sopra Varzi, il Castello di Oramala, edificato sopra uno sperone roccioso che domina a cavallo tra la Valle Staffora e la Val di Nizza e la cui storia è legata in origine (fin dal X sec.) a quella della famiglia Malaspina. Oggi ne resta accessibile solo una piccola parte. Ma storie di strani accadimenti e diverse leggende sono collegate al passaggio di Federico il Barbarossa che qui fece sosta.
Scendendo invece più a valle, costeggiando la provincia di Alessandria, sul crinale che segna quindi il confine con il Piemonte, si può avere testimonianza diretta del remoto passato della pianura che in epoche remote era sommersa dal mare. Nell’area delle Grotte di San Ponzo, infatti, antichi fossili di conchiglie sono facilmente individuabili tra le pietre che emergono dalla vegetazione del fitto bosco. Nei pressi, vi si trova anche l’osservatorio astronomico di Ca del Monte, ideale luogo per rimirare le stelle in calde notti d’estate.
Sull’altra costa, risalendo parte della Val di Nizza, si può giungere alla antica Abbazia di Sant’Alberto di Butrio, oggi meta di pellegrini che cercano un’oasi di pace, immersa nella natura, lontana dai frenetici ritmi e suoni della quotidianità, ove raccogliersi in silenzio per lasciare correre i propri pensieri e rivolgere preghiere ai propri cari. Qui si dice abbia trovato la prima sepoltura anche Edoardo II d’Inghilterra, almeno secondo quanto si evince dal romanzo “Auramala” di Ivan Fowler, che si basa su una accurata ricerca storica e tratteggia uno spaccato della vita della valle nel tardo medioevo.
L’Appennino di Lombardia, oltre che gusto, tradizione e storia è anche natura da osservare ed apprezzare: si possono segnalare infatti i numerosi “sentieri delle farfalle”, da fruire anche in chiave didattica nella migliore stagione, così come la Riserva Naturale di Monte Alpe: non lontane dalle pendici su si erge il Castello di Zavattarello.
Per concludere, due curiosità che non tutti immaginano sull'Alto Oltrepò Pavese.
L’Appennino segna il confine meridionale della Regione. Da una delle vette più alte del comprensorio, il Monte Lesima (a quota 1724m), nelle giornate più limpide, si può addirittura vedere il Mare Ligure: condizione unica per l’intera Lombardia.
C’è un angolo di Provenza nell’Oltrepò Pavese che ha il profumo di lavanda. Il terreno è incredibilmente favorevole alla crescita di questa famosa pianta e la fioritura inizia in primavera e si protrae fino all’inizio dell’estate. Una delle mete più consigliate per poterla ammirare è Godiasco Salice Terme, con uno dei campi più belli dell’Oltrepò Pavese, dove la produzione è stata avviata da un’azienda vitivinicola della zona abbastanza per caso.
Sono entrambi scenari ideali per scattare meravigliose fotografie e due ottimi motivi per visitare queste zone, ormai diventate un'attrattiva turistica.