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Lecco e l’anello dei Laghi: la letteratura prende vita
Un itinerario su due ruote in cui, tra cielo e acqua, l’azzurro è il colore dominante!
Non resta che salire in sella e pedalare, immersi in un’atmosfera unica, in perfetto equilibrio tra la cornice dei monti e la superficie d’acqua in cui si specchiano. È un percorso misto ad anello di circa 20 km, con poco dislivello e adatto anche a ciclisti amatoriali e famiglie.
Il percorso è un vero e proprio viaggio tra le pagine scritte dal Manzoni; partendo dal Ponte Azzone Visconti sulla riva destra dell’Adda, trattato nel romanzo come un personaggio narrativo di rilievo, ci si immette sulla pista ciclopedonale che costeggia il fiume per arrivare a Parco “Addio Monti” di Pescate. Qui, ai buoni intenditori o a coloro i quali hanno passato le giornate peggiori a studiare letteratura, balzerà alla mente il tragico passaggio del romanzo in cui Lucia abbandona Lecco, in fuga. Sembra quasi di scorgerla, con il viso chinato, ad ammirare la bellezza delle Montagne del Lago di Como, che la circondano come in un abbraccio.
La pista prosegue costeggiando il lago di Garlate, dove si incontra il Civico Museo della Seta Abegg. Si prosegue costeggiando il lago di Olginate, si oltrepassano la diga e il ponte, per raggiungere poi l’ex ponte ferroviario del Lavello, riqualificato e reso ciclopedonale, che collega le due sponde permettendo il percorso ad anello. Tappa seguente è la chiesa del Convento di Santa Maria del Lavello, gioiello di architettura romanica. Questo tratto è distensivo, il ritmo dell’acqua del lago accompagna il lento sospingersi sui pedali.
Sulla via del ritorno, in località Vercurago, si ammirano i resti del Castello dell’Innominato e il Santuario di San Girolamo. Sembra quasi di vederlo affacciato, questo personaggio misterioso di Alessandro Manzoni… Una cosa è certa: l’invidia per la vista dalla casa dell’Innominato è un sentimento normale passando di qui!
L’ultima tappa è il borgo di Pescarenico, di manzoniana memoria, con la chiesa dell’ex Convento dei Cappuccini e la suggestiva piazza Era, dove si può ammirare una “Lucia”, tipica imbarcazione lariana. Pescarenico, insieme ad Acquate, sono le zone in cui è ambientata la storia d’amore di Renzo e Lucia. Molte sono le tracce riconoscibili in questi rioni di Lecco: un fuori pista attraverso queste vie vi potrebbe portare indietro nel tempo, quando Lucia lavorava in Filanda, ammirando un panorama di “quel ramo del Lago di Como…”.
Luogo di partenza: Lecco – Ponte Azzone Visconti
Lunghezza: km 20
Tempo di percorrenza: 3 ore
Grado di difficoltà: facile