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Brianza: tra sentieri e cascine
In Brianza per sentieri e cascine dove tradizioni rurali e storia si intrecciano.
A pochi chilometri da Lecco e Milano si apre uno scenario paesaggistico magnifico: l’orizzonte spazia tra i campi di granoturco, i sentieri e le cascine.
Si respira a pieni polmoni la tradizione rurale, nonostante al giorno d’oggi non sia più viva e fondante l’economia agricola che ha contraddistinto questo territorio alle porte della grande Milano. Immersi in una realtà così diversa da quella che si è abituati a vivere ogni giorno: l’azzurro del Lario ed il grigio e verde delle montagne lasciano lo spazio all’azzurro del cielo che accarezza i campi di mais e i tetti marroni delle cascine.
Si cammina per sentieri sterrati con la variopinta flora selvatica dei campi, quelle graminacee che da anni stuzzicano il naso, gli animali che animano il silenzio con i loro suoni e signore di una certa età che portano negli occhi quel passato contadino di cui andare fieri. Si può ben dire che ogni territorio racconta tanto di sé, se si ha l’accortezza di fermarsi, restare in silenzio ad ammirare lo spazio che ci circonda, cogliere aspetti quasi nascosti che hanno moltissimo da rivelare.
Camminando tra una cascina e l’altra si scopre come la vita dei brianzoli fosse fatta di comunità e condivisione. Si può dire che la cohousing attuale incarna perfettamente in epoca moderna la realtà brianzola delle cascine dell’Ottocento e inizio Novecento. Un tempo la cascina brianzola era un grande nucleo abitativo dove vivevano fino a 40 famiglie, ognuna delle quali poteva arrivare anche a 18 persone.
Come un condominio basso che si sviluppava attorno ad una corte interna, dove erano presenti le case, le stalle, un pozzo ed un forno in comune per fare il pane. Questa è la fotografia della Brianza rurale legata alla fede e alla protezione dei Santi. U
Una Brianza vicina e allo stesso tempo lontana, perché solo qui davvero si riesce ad immaginare quello che era la vita di un tempo.