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Mortara e la tradizione dell'oca
La tradizione dell'allevamento dell'oca, il Salame d'Oca Ecumenico, un borgo tra le risaie in Lomellina e la Via Francigena
Carni d'oca e di maiale tritate, insaporite con pepe e aromi e insaccate nella pelle dell'oca.
La forma è cilindrica se la pelle dell'oca è presa dal collo, è sferica se presa dalla pancia o “a fiasco” se dalla schiena. Ecco il salame d’oca IGP di Mortara, che vanta il marchio europeo dal 2005!
Siamo tra il Trecento e il Quattrocento quando arrivò a Mortara una comunità ebraica che per motivi religiosi non poteva consumare carni suine: iniziarono così a insaccare la carne delle oche, di cui erano presenti molti allevamenti. Il sapore deciso dell'oca venne poi smorzato, dai mortaresi, con l'aggiunta della carne suina: ecco la nascita dell'attuale ricetta del salame d'oca di Mortara IGP.
Ne esiste però ancora una variante fedele all'originale: realizzato con solo petto d'oca tagliato a mano grossolanamente, insaccato nel collo d'oca e cucito a mano. Essendo totalmente privo di carni di maiale, il salame d'oca Ecumenico rappresenta l'unione delle tre grandi religioni monoteiste (cristiana, ebraica e musulmana).
Dal 1970 ogni ultima domenica di settembre si svolge a Mortara un corteo storico con centinaia di figuranti in abiti sforzeschi, il Palio con il gioco dell'oca, la fiera del palmipede e ciò che, con il nome di Sagra del Salame d'Oca, è uno degli appuntamenti più attesi in Lomellina. A fare da sfondo alla manifestazione, la facciata della collegiata di San Lorenzo, gioiello del gotico lombardo ricchissimo di opere d'arte (bastino nomi come il Cerano, i Procaccini, Bernardino Lanino e Lorenzo da Mortara).
Appena fuori dal borgo, si incontra infine un luogo dall'atmosfera unica: l'abbazia di Sant'Albino. Proprio qui, il 12 ottobre del 773 d.C. si era svolta la celebre battaglia tra i Franchi di Carlo Magno e i Longobardi di Desiderio. In Sant'Albino riposano le spoglie di Amico e Amelio, due giovani morti in quella battaglia, seppelliti separatamente ma ritrovati miracolosamente insieme! Percorrendo la Via Francigena tra Vercelli e Pavia, ancora oggi questa è tappa di ospitalità per i pellegrini. Una tappa tra storia, arte e gusto!
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Immagine di copertina: Giulia Varetti - Ricexperience®
Testo a cura di GIULIA VARETTI, guida abilitata ConfGuide-GITEC
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