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Calcio in provincia di Bergamo sulla A35
Calcio è il primo paese bergamasco attraversato dalla A35 Brebemi. Il nome non ha nulla a che fare con il gioco del calcio ma deriva dalla parola “Calx” cioè il materiale calcio che si trovava in abbondanza sul territorio, in particolare sulle rive del fiume Oglio che scorre sulla destra del paese.
Calcio è stata fondata in epoca romana successivamente, a partire dal 570, fu per molti secoli contesa tra diversi ducati, in particolare tra quello di Bergamo e quello di Cremona. Nel 1366 grazie alla presa il potere della famiglia milanese dei Visconti il paese rinacque socialmente ed economicamente inoltre, grazie alla sua posizione strategica, divenne una zona franca chiamata “Calciana” esente dal pagamento delle tasse e con un’amministrazione propria.
Questo periodo di pace durò fino al 1797 quando il paese fu annesso alla Repubblica di Orobica mettendo fine a 400 anni di indipendenza. La nuova dominazione revocò tutti i privilegi riservati agli abitanti.
Calcio trovò un nuovo sviluppo con l’arrivo degli austriaci che iniziarono a dominare sul territorio Lombardo-Veneto; con la rivoluzione industriale Calcio subì invece la crisi del settore agricolo e venne destinata a un ruolo marginale.
Grazie alla sua ricca storia Calcio ha molti luoghi di interesse da visitare.
Vediamone alcuni insieme:
I MURI DIPINTI
Negli anni 90 il paese di Calcio ha introdotto il progetto “Muri Dipinti” in cui fino ad oggi diversi artisti, conosciuti e non, hanno realizzato dei murales che raccontano la storia di Calcio e la vita quotidiana dei suoi abitanti. L’idea dietro al progetto è che “Un muro è spesso solo un confine: dipinto diviene un muro d’autore e racconta una storia”. Oggi la collezione può contare su 47 murales che rallegrano e rendono suggestive le strade del centro e alla collezione si sono aggiunte anche opere in ceramica e in legno. Grazie a questa particolarità Calcio è stata appunto soprannominata “la città dei muri dipinti”.
CASTELLO MEDIEVALE “SILVESTRI”
Il castello sorge sulle rovine di un’antica villa romana del II secolo d.C. È stato possibile datare la struttura grazie ad uno straordinario antico pavimento a mosaico che è stato ritrovato nel 1870 nelle cantine del castello, ed è ritenuto il miglior esempio di arte romana su tutto il territorio bergamasco. La costruzione del castello fortificato viene invece datata all’anno 1000 e sotto i diversi signori subì nuove modifiche e fortificazioni. Nel 1956 il castello è stato comprato da un privato che rende disponibile il palazzo per matrimoni, cerimonie e a visite sotto prenotazione. Gli interni che sono rimasti in stile medievale vantano sale, alcune affrescate e altre decorate con caminetti monumentali, con i soffitti di legno. Le stanze si susseguono l’una all’altra senza corridoi, come si usava un tempo, fino ad arrivare al maestoso Salone Silvestri. Intorno al castello si trova un giardino all’italiana in cui crescono magnolie e alberi secolari. Di notevole suggestione è il cortile interno completamente affrescato.
CHIESA DI SAN VITTORE
È la seconda chiesa più grande della Lombardia dopo il Duomo. I lavori iniziarono nel 1762 e l’ambizioso progetto fu commissionato all’ingegnere Giuseppe Foscagni. Il vescovo di Cremona concesse l’indulgenza episcopale a tutti quelli che avrebbero prestato la loro manodopera gratuitamente per la costruzione della grande chiesa. All’epoca in molti non credevano nel progetto e pensavano che la chiesa non sarebbe mai stata finita, in quanto si trattava di un edificio imponente per un paese che contava solamente duemila abitanti. Infatti, dopo dieci anni dall’inizio dei lavori la popolazione stremata decise di sospenderne la costruzione. Soltanto nel 1848 la Chiesa fu portata a termine inclusa l’ambiziosa cupola, di notevole bellezza, che faceva parte del progetto iniziale. I lavori in tutto durarono 118 anni e il 29 ottobre 1880 la nuova chiesa venne consacrata dal Vescovo di Cremona Geremia Monomelli.
CASTELLO OLOFREDI
È un’antichissima dimora del 1300. L’edificio è ritenuto una villa-castello perché ha le caratteristiche di una fortificazione, quali il fossato e il ponte levatoio, ma al suo interno è invece una villa ricca di dipinti, con una sontuosa sala da ballo e un pregiato pavimento ligneo. L’attuale parco comunale di Calcio erano i giardini privati signorili della villa.
Oggi la villa viene gestita da una comunità di suore che fanno parte dell’ordine delle Passioniste.