#8  Soncino, "un paese che sembra un museo"

Il borgo di Soncino, inserito fra i borghi più belli d'Italia,  sorge al centro della pianura lombarda, sulla sponda destra del fiume Oglio che lo separa dalla vicina Provincia di Brescia. Rinserrando da ogni lato chiese, case e palazzi, le imponenti mura costituiscono la principale caratteristica di Soncino, anche perché ne hanno preservato l’antico impianto urbanistico. Costruite nella seconda metà del XV secolo, si possono meglio apprezzare percorrendone il circuito esterno: la struttura fortificata si erge alta sul piano della campagna e si sviluppa per due km. 
La rocca fu costruita in un solo anno, il 1473. L’originale torre cilindrica di sud-ovest deve la particolare struttura al riutilizzo di un preesistente torrione della cinta muraria.

All’interno della cinta muraria si possono vedere alcuni dei monumenti più rilevanti del borgo, come la pieve e la Casa degli stampatori ebrei.
Di origini antichissime (VI-VII secolo), la pieve di Santa Maria Assunta è il risultato di numerose trasformazioni dalla fase romanica alla riforma tardo-cinquecentesca, sulla quale si sono poi stratificati elementi barocchi, neoclassici e neogotici; del 1930 l’ultimo restauro; bellissimo il dipinto del pittore fiammingo secentesco Matthias Stom. Lasciata la pieve, si imbocca la via Lanfranco che conduce al centro del quartiere ebraico, dove è sopravvissuta la Casa degli Stampatori, oggi sede di un piccolo museo che raccoglie le memorie dell’antica stamperia ebraica e conserva la prima edizione completa della Bibbia (1488).

Fuori dal borgo, sorge la chiesa di Santa Maria delle Grazie nella quale sono racchiusi molti tesori d’arte. Grande valore storico ha, per esempio, l’affresco dell’Assunzione della Vergine di Giulio Campi.

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