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Monastero di San Giacomo Maggiore
Altrimenti noto come l'Abbazia di Pontida il complesso monastico benedettino si trova nell'omonimo Comune in Provincia di Bergamo
La realizzazione del Monastero di San Giacomo Maggiore si deve a Sant'Alberto da Pontida.
Egli si distinse come uno dei più ferventi difensori e diffusori in Lombardia della riforma cluniacense rimanendo, tuttavia, politicamente vicino all'Imperatore.
L'importanza politica di Alberto e la sua vicinanza con l'ambiente imperiale sono provate dall'essere stato, in diversi placiti, al fianco degli Imperatori Enrico III ed Enrico IV, in linea col clima politico filoimperiale di Bergamo.
La vocazione spirituale lo conquistò completamente, ma prima di prendere i voti decise di intraprendere un pellegrinaggio per essere certo della strada che stava per seguire. Dissuaso dall'impossibilità di recarsi in Terra Santa a causa delle vessazioni perpetrate dai Turchi Selgiuchidi ai pellegrini cristiani, optò per Santiago di Compostela.
Partito tra il 1071 e il 1075, seguì il cammino che conduce alla città spagnola, incontrando sulla strada numerosi monasteri della Congregazione Cluniacense, ammirandone lo stile di vita e rimanendone folgorato.
Al suo rientro in patria, ormai sicuro della sua vocazione, decise di dedicarsi completamente alla vita monastica, donando direttamente all'Abbazia di Cluny parte dei suoi latifondi siti presso Pontida, sui quali ebbe modo di fondare, nel 1079, un monastero dedicato a San Giacomo e porlo sotto la regola di Ugo di Cluny.
Il convento venne costruito ampliando una preesistente chiesetta dedicata ai Santi Giacomo, Bassano e Nicola, e quindi gestito da lui stesso Alberto da Prezzate, coadiuvato da Enrico da Cremona e dal monaco Vito.
Per molti sarà senz'altro noto il Giuramento di Pontida che, secondo la tradizione, diede luogo (sancito il 7 aprile 1167 nell'abbazia di Pontida) alla nascita della Lega Lombarda, ovvero un'alleanza militare tra i comuni di Bergamo, Brescia, Verona, Cremona, Bologna, Modena, Milano, Mantova, Parma, Piacenza, Lodi, Ferrara, Treviso, Padova, Vicenza e Venezia finalizzata alla lotta armata contro il Sacro Romano Impero di Federico Barbarossa che venne sconfitto a Legnano (1176) e dovette abbandonare l'azione contro i Comuni e riconoscere la lega nella Pace di Costanza (1183).