- Arte e Cultura
Tour in A35: Rovato
La porta ufficiale della Franciacorta.
Rovato è situato ai piedi del Monte Orfano e considerato la porta ufficiale della Franciacorta, della quale è il centro più popoloso e strategicamente più importante. È un notevole nodo stradale e ferroviario. Su di esso confluiscono la Statale 11° Padana Superiore, l’autostrada Milano-Venezia, l’autostrada Brebemi A35, la strada che collega la Valle Camonica alla pianura e le seguenti ferrovie: Torino-Milano-Venezia, Bergamo-Brescia e Rovato-Iseo-Edolo.
Rovato è un comune italiano della provincia di Brescia, con otto tra frazioni e località che gli fanno corona e che possiede un colle, chiamato Monte Orfano per la sua collocazione insolita. Per la storia, Rovato è la somma di insediamenti che già mille e più anni prima di Cristo, avevano trovato sulle prime colline di Franciacorta naturale collocazione. Le origini di Rovato risalgono probabilmente al periodo longobardo. Nel secolo VII il primo nucleo abitativo sorgeva attorno al “castrum” che si trovava sul Monte Orfano dove esiste ancora la chiesetta di S. Michele, edificata in quell’epoca sui resti di un tempio pagano. Tuttavia, è solo nel XII secolo che compare per la prima volta il nome di “Roado”, quando l’abitato si andava formando nella sottostante pianura. Sono tutt’ora ben conservati tre torrioni e un lungo tratto di mura erette dai veneziani nel XIV secolo. Oltre le mura, poco più in là del Palazzo Comunale, si trova la parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta. Affiancata da una torre merlata quattrocentesca, costruita nel Cinquecento sulle rovine di una precedente chiesa medioevale. Nell’interno si possono ammirare tele di Jacopo Palma il Giovane e di Antonio Paglia, affreschi di Antonio Guadagnini, di Angelo Inganni, di Gerolamo Calca e un pregevole Crocifisso ligneo di Andrea Fantoni. Di interesse culturale è anche il Santuario di Santo Stefano, situato ai piedi del Monte Orfano, del XV secolo, ma con la facciata completamente stravolta dai lavori eseguiti nell’immediato ultimo dopoguerra. San Carlo è l’attuale Patrono di Rovato, festeggiato il 4 novembre. Sul Monte Orfano sorge l’imponente Convento della Santissima Annunziata, costruito nella seconda metà del XV secolo dai Padri Serviti, dal cui ampio loggiato si domina tutta la pianura sottostante. Ben conservato è anche il castello Porcellaga-Quistini, con un’alta torre abitata e un vasto parco circondato da una cerchia muraria.
In passato a Rovato ogni lunedì si teneva uno dei più importanti mercati del bestiame dell’Italia settentrionale. Attualmente il bestiame non arriva più sul mercato perché gli operatori del settore si incontrano, ogni lunedì, solo per aggiornarsi sui prezzi e, poi, acquistano direttamente negli allevamenti. Rimane, tuttavia, la fiera annuale denominata “Lombardia Carne”, che si tiene 15 giorni prima della Pasqua e che vede affluire a Rovato tanto bestiame selezionato anche da altre regioni italiane e dall’estero. Inoltre, si rafforza sempre più la tradizione del “manzo all’olio”, piatto tipico rovatese, servito nei vari ristoranti e trattorie del paese e che sta diffondendosi anche negli altri centri della Franciacorta.
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