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Giro ad anello tra le contrade di Corna Imagna da Cà Berizzi

Il percorso parte dal meraviglioso complesso di Cà Berizzi, il borgo risale al periodo tardo-medioevale ed è uno splendido esempio di casa padronale: riassume in sé la storia e l’essenza del suo territorio.   Il progetto di ristrutturazione e riqualificazione in chiave culturale promosso dal Centro Studi Valle Imagna ha trasformato questo luogo in un centro polifuzionale, ideato per accogliere ospiti ed eventi grazie alla realizzazione di un originale connubio tra biblioteca e osteria, con una proposta legata al contesto della Valle Imagna, vi è accanto la Casa dei Semi un vero e proprio centro di promozione di agricoltura di montagna.Durante il cammino si attraversano antiche contrade, camminando tra prati, boschi e su mulattiere ben recuperate, si incontra L’Antica Locanda Roncaglia dove tradizione, cultura e ospitalità la fanno da padrone, nell’antico borgo rurale si possono gustare piatti tipici e tradizionali fatti in casa, taglieri con prodotti della valle e anche pernottare altra tappa dove fermarsi un poco la Casa dello Stracchino un caseificio con agrinegozio e spazi per l’accoglienza gestito dalla cooperativa agricola Il Tesoro della bruna, il “tesoro” della razza bruno-alpina è il latte prodotto in montagna, sono i latticini e i formaggi, in particolare lo stracchino prodotto con metodo antico.
Giro ad anello tra le contrade di Corna Imagna da Cà Berizzi

Un giro ad anello da Verceia

I colori e le atmosfere tipiche dell’autunno ci accompagnano in questa escursione ad anello attraverso il sentiero del Tracciolino.   In particolare la valle dei Ratti regala agli escursionisti che la percorrono ampi respiri panoramici sull’imbocco della val Chiavenna e sulle cime del Lario occidentale. Partendo dall’abitato di Verceia a Sondrio, dove inizia il sentiero che sale verso il borgo antico di Frasnedo e il sentiero del Tracciolino, incontriamo subito i binari di quest'ultimo e ci immettiamo nel suo percorso pianeggiante in cui rimarremo colpiti da panorami mozzafiato ed antiche gallerie. Seguendo le rotaie, superiamo la deviazione per San Giorgio, imboccando il sentiero che sale ripido a destra nel valle del Revelaso.Procedendo dritti si raggiungerebbe il piccolo e tranquillo abitato di Cola, deviazione che in questa occasione abbiamo fatto. Raggiunta poi la forcella di Frasnedo, ci riaffacciamo sulla valle dei Ratti e scendiamo verso l'antico borgo di Frasnedo, tuttora raggiungibile solo a piedi. Seguendo il sentiero attraversiamo poi il fondovalle fino ad avvistare la possente diga di Moledana. Utilizzando la passerella di quest’ultima, in un passaggio molto emozionante, torniamo al punto di partenza concludendo questo bellissimo itinerario ad anello. (Ph: Pietro Bagnara)
Un giro ad anello da Verceia

Al RIfugio Bugone, tra scorci di lago

Per arrivare al Rifugio Bugone vi consigliamo un antico, tipico e tradizionale sentiero di montagna che parte dalla località Tosnacco del comune di Moltrasio. Un percorso da percorrere senza fretta, per poter godere, tramite i molti terrazzi naturali presenti, la bellezza del Lago di Como sotto al sole. Il tracciato è adatto a tutti i tipi di escursionisti ed è percorribile tutto l’anno; in inverno è necessario però avere con sé l’attrezzatura adeguata: ciaspole e racchette. Alla partenza si sale una bella scalinata in pietra in mezzo ad un panoramico agglomerato di case della frazione di Tosnacco, per continuare poi su una mulattiera costruita con maestria, un tempo via di contadini e contrabbandieri; sono da seguire le indicazioni per la Via dei Monti Lariani (cartelli bianchi e rossi, con bandierina CAI sentiero 1). Lungo il percorso si vedono parecchi muretti a secco e tra le pietre una Via Crucis in cotto ben rappresentata. Camminando si raggiunge l'antico borgo dei Monti di Liscione, le cui origini risalgono al 1600, ora quasi disabitato perché raggiungibile solo a piedi. Attraversato il borgo ci attende una zona piana circondata da meravigliosi faggi, la quale anticipa il nostro arrivo al Rifugio. Da qui è possibile godere di un fantastico panorama. Per i più esigenti, ma soprattutto per chi ha ancora benzina nella gambe, risalendo la collina retrostante la vista è ancora più esclusiva, visibili i paesini di Blevio, Torno, e Faggeto Lario. Molto suggestiva la passeggiata in notturna, in cui, nelle serate di luna piena, il lago offre dei magnifici riflessi luminosi.
Al RIf. Bugone, tra scorci di lago

Da Selvino a San Pellegrino Terme

Questo itinerario parte dalla ValSeriana e termina nel centro più importante della Val Brembana, San Pellegrino. Il passaggio per il paese di Lenna ti fa attraversare il ponte storico sul Brembo, in pietra, con la tipica forma a schiena d’asino. Raggiungi poi Camerata Cornello e visita il borgo storico di Cornello, che diede i natali alla celebre famiglia dei Tasso, gli inventori del moderno sistema postale a cui è dedicato un Museo. Sempre a Cornello, c’è la chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano: situata nel punto più alto del borgo, possiede un curioso campanile pendente. Riprendi la bici a pedala fino a San Giovanni Bianco, dove sorge la casa natale di Arlecchino, poi intraprendi la ciclabile della Val Brembana e sfreccia sotto la spettacolare galleria che ti conduce a San Pellegrino Terme. Eccoti arrivato nella cittadina del Liberty, dove il Casinò, il Grand Hotel e il centro termale sono esempi perfetti di questo stile del primo ‘900. Una visita decisamente particolare è quella alle Grotte del sogno, un complesso carsico che ti fa scendere sottoterra, per ammirare gli spettacoli naturali creati dall’acqua e dal calcare. Per concludere ottimamente la giornata, concediti un ingresso alle Terme di San Pellegrino: ne uscirai rigenerato.
Da Selvino a San Pellegrino Terme

Visita la Valmalenco

Una vacanza in Valtellina alla scoperta della Valmalenco, tra attività outdoor e tradizioni antiche.
Visita la Valmalenco

Tour del Trenino Rosso del Bernina dal Lago di Como

Linea del Bernina, patrimonio mondiale dell'Unesco che collega la graziosa città di Tirano alla famosa località turistica di St. Moritz. Da Tirano a St.Moritz, viaggerete attraverso città, villaggi, fiumi, laghi, ghiacciai e visitere

Tour in battello sul Mincio

La navigazione nel Parco del Mincio, parte della Riserva Naturale delle Valli del Mincio, è un’esperienza incantata per esplorare in barca i tesori naturalistici dell’oasi fluviale mantovana.   A partire dalla stessa Mantova, o da splendidi borghi di pescatori come Grazie di Curtatone e Rivalta sul Mincio, molti comuni offrono la possibilità, con l’arrivo della primavera, di visitare il territorio con escursioni in barca creative e inedite, in cui godere anche di un pranzo tipico panoramico sul fiume.  Il fiume Mincio defluisce dal Lago di Garda e si immette nella Valle del Mincio, dividendosi poi in tre bacini acquatici (Lago superiore, di mezzo e inferiore) che cingono la città di Mantova. Si compone così un’oasi fluviale dove prospera una ricca vegetazione acquatica, tra canneti e fiori di loto, questi ultimi presenti durante i mesi estivi, e una flora che vanta numerose specie di volatili, come l’airone cinerino. Il paesaggio sul fiume, che si estende fino al Po, costeggia quindi vedute panoramiche dove natura e bellezze architettoniche, come la Reggia dei Gonzaga, si fondono in un luogo fiabesco di pace e tranquillità.  In questo contesto naturalistico sorge Grazie di Curtatone, un gioiello sul fiume di poche centinaia di abitanti celebre per il Santuario della Beata Vergine Maria - al cui interno si trova un coccodrillo sospeso dalla navata - e che ogni agosto accoglie per la Festa dell’Assunta centinaia di artisti del gessetto da tutto il mondo per straordinarie rappresentazioni sacre sul sagrato della Chiesa. Sin dalla primavera, però, il borgo è un luogo da esplorare e il perfetto punto di partenza per escursioni acquatiche in battello sul Mincio, da intervallare con visite artistiche e culturali del territorio mantovano e degustazioni dei sapori locali, ancora più speciali in barca.  
Ph: I Mille

Infopoint Tremezzina

La Tremezzina possiede da tempo un proprio profilo ed una propria identità ben riconoscibili: un profilo geografico, ambientale e paesaggistico, perfino un profilo climatico, un'identità storicoculturale, una forte omogeneità di cultura materiale, di struttura economico-sociale, un’antica e condivisa vocazione turistica, sviluppatasi con la pratica del Grand Tour e testimoniata dalla presenza di ville signorili e di alberghi internazionali.   Tutta la zona del Lario costituiva infatti fra Settecento e Ottocento una delle tappe obbligatorie del lungo viaggio in Italia considerato indispensabile completamento di un’educazione raffinata. Il nome Tremezzina deriva dal borgo di pescatori detto un tempo “Tramezzo” o “Framezzo”, cresciuto tra l’antica Via Regina romana (tracciato militare di epoca romana”, poi Strada Regina, e le pendici del Monte Crocione. Tutta la costa è di grande rilievo storico e paesaggistico, grazie al susseguirsi di insediamenti che da epoca antica hanno interessato la parte rivierasca con abitati stabili. A partire dal 4 febbraio 2014, dopo una lunga esperienza di gestioni associate, la Tremezzina è anche ente locale autonomo, grazie alla nascita di un nuovo Comune, istituito a seguito del processo di fusione dei quattro preesistenti Comuni di Ossuccio, Lenno, Mezzegra e Tremezzo. I quattro borghi che compongono il Comune di Tremezzina sono caratterizzati da una lunga storia e da numerose risorse a livello storico, artistico, paesaggistico e culturale che hanno contribuito a rendere questa sponda del Lago di Como una tra le più note e visitate da parte di turisti sia italiani sia stranieri.  

Belprato, Paese delle Case dipinte

Quando l'arte trasforma i muri in oggetti d'autore
Belprato, paese dalle case dipinte

Montescano

Secondo la leggenda il nome Monte Scanus è dovuto alla posizione dell’antico borgo adagiato tra le dolci colline della Valle Versa: sembra che sia comodamente seduto sul monte (scanus, in dialetto lombardo scàgn, significa sedia). Raffigurata nello stemma araldico di Montescano, la settecentesca Fontana Missaga raccoglie le acque della vicina sorgente omonima e deriva il proprio nome da Carlo Missaga, il primo sindaco di Montescano dopo l’unificazione del territorio nazionale. La tradizione popolare le attribuiva particolari proprietà, soprattutto quella di elisir di lunga vita. Nel comune sorge un importante centro medico per la riabilitazione funzionale e post-operatoria che ha sede nel settecentesco Palazzo Olevano. Photo: Comune di Montescano
Fontana Missaga

Orsenigo

Tra la storia del borgo, le sue ville ed i paesaggi nel verde

Le vie del latte e del tè

Proposta per gruppi
Le vie del latte e del tè