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Pieve Romanica di San Zaccaria
A poco più di 2 km da Godiasco, in valle Ardivestra nel comune di Rocca Susella un gioiello in stile romanico lombardo
La Pieve di San Zaccaria fu probabilmente edificata dai maestri comacini nella prima metà del XII secolo. Caduta in stato di abbandono nel corso degli ultimi secoli, sconsacrata e adibita a cascinale, nel corso del Novecento è stata sapientemente restaurata e riportata alla sua originaria bellezza. La facciata e la controfacciata sono decorate con fasce alternate di arenaria e laterizi.
l portale ed i capitelli interni presentano bassorilievi in arenaria proveniente dalle cave dell'Oltrepò e ricordano moltissimo quelli delle chiese di Pavia.
L’interno a tre navate e i capitelli romani
L’interno è caratterizzato da una struttura a tre navate, separata da colonne e archi, Ancora oggi si possono ammirare i capitelli romanici originari che adornano le colonne.
Nel corso dell’ultimo secolo sono stati compiuti dei lavori per evidenziare le tracce residue della costruzione originale, Uno degli interventi principali è stato l’eliminazione dei muri che separavano lo spazio dedicato alla chiesa da quello adibito a cascinale.
La contesa dell’anima
Nella parte absidale sono presenti capitelli decorati con vari motivi, tra cui spicca una scena nota come “La contesa dell’anima”. Raffigura l’anima del giusto strappata al demonio da figure angeliche, un tema iconografico tipico dell’arte religiosa per simboleggiare la lotta tra il bene e il male e l’aspirazione dell’anima verso la salvezza.
L’abbandono e i restauri
Agli inizi dell’Ottocento la pieve di San Zaccaria fu declassata a parrocchia, pur mantenendo il titolo di arcipretura. Quindi sconsacrata (tranne una piccola cappella) e adibita a cascinale. L’edificio ha così subito nel corso del tempo i segni dell’incuria e del degrado.
Successivi interventi di restauro hanno restituito alla pieve l’antica bellezza
Orari
Visitabile soltanto in occasione delle cerimonie liturgiche
Apertura nell'orario della messa domenicale delle 9