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Lago di Como: Bellagio, la perla
Le ville sono espressione del prestigio di un luogo, quello che certamente il lago di Como ha goduto nei secoli.
A Bellagio si possono visitare i parchi di Villa Serbelloni e di Villa Melzi. Il primo,
proteso verso il lago sul promontorio dove il lago si biforca, si deve ad Alessandro Serbelloni, esponente di una delle più nobili e ricche famiglie lombarde, che vi fece costruire piste carrozzabili, viali e sentieri per una lunghezza totale di circa 18 km.
Sculture e architetture punteggiano invece il giardino di Villa Melzi, progettato da Luigi Canonica con il botanico Luigi Villoresi, già autori della sistemazione del Parco di Monza. Terrazzamenti e piccoli dossi ne dinamizzano il paesaggio.
Ciak, si gira
La Villa del Balbianello sul promontorio di Lenno ha ospitato attori e registi
che l’hanno scelta per ambientare film come Casinò Royal della saga di James
Bond oppure Episodio II - L'attacco dei cloni della saga di Star Wars di George Lucas.
È stata lasciata in eredità al Fondo Ambiente Italiano nel 1988 dall’ultimo
proprietario, Guido Monzino, e ne rispecchia le passioni: la biblioteca e il cartografo nella loggia, ma anche il piccolo museo delle sue spedizioni allestito nella villa, sono un viaggio nel mondo delle esplorazioni, delle imprese alpinistiche e polari. Sempre sulla sponda comasca del lago, raggiungibile in battello da Bellagio, ecco Villa Carlotta, a Tremezzo, incastonata tra acqua e montagne.
Il suo immenso fascino si deve a Gian Battista Sommariva, il secondo proprietario, che la dotò di capolavori dell’arte ottocentesca (Canova, Hayez) e ne ampliò il giardino, che tutte le primavere si accende dei colori di oltre 150 varietà di azalee e rododendri.
Antiche rotte
Orologi solari, astrolabi, cronometri da marina: per chi è amante della storia marinara,
è obbligatoria una tappa al Museo degli strumenti per la navigazione, allestito in un’antica abitazione a torre di San Giovanni di Bellagio. Sono esposti oltre duecento oggetti carichi di secoli e di narrazioni, che parlano di orientamento,
scoperte, nuovi mondi.
Il paradiso delle due ruote
Il Museo del ciclismo Madonna del Ghisallo a Magreglio è aperto non a caso su questo colle che gode di panorami mozzafiato ed è meta prediletta degli amatori di tutte le età, oltre ad aver visto sfilare gli atleti in gara durante il Giro d’Italia o di Lombardia. La particolarità del museo è prima di tutto filosofica: affronta il mondo delle due ruote a tutto tondo, raccontandone i protagonisti ma anchele comparse, dagli organizzatori delle gare ai produttori dei mezzi, fino ai giornalisti.
Sospesi sul lago
Dai tetti del paese a spettacolari inquadrature in continuo divenire del lago dall’alto. Siamo sulla funivia che in quattro minuti collega Argegno a Pigra, punto panoramico privilegiato affacciato sulla parte meridionale del ramo comasco. Con una storia da raccontare: Al Cason è una delle prime Società di Mutuo Soccorso, fondata nel 1877con Giuseppe Garibaldi socio onorario. L’edificio era il cuore del paese, al piano terreno c’era la latteria, al primo piano la sala per il teatro e le riunioni, al secondo l’asilo, le scuole e l’archivio del paese. Ad Argegno, da non perdere il Santuario di Sant'Anna, edificio settecentesco che conserva all'interno stucchi e affreschi del XVIII seco
5 motivi per...
1. I missoltini. Si essiccavano già nel Medioevo. Gli agoni, dopo essere stati sapientemente salati per giorni, sono esposti al sole utilizzando particolari
rastrelliere. Si conservano a lungo, si assaporano grigliati con olio, aceto e prezzemolo.
2. Lo spirito del bosco. Il legno prende forma, e si anima per chi riesce a immaginarlo, nella Foresta dei Corni di Canzo, dove tra angoli suggestivi, installazioni artistiche e sculture lignee si può vivere un’esperienza davvero fuori dal comune. La macchina
si lascia in piazzale Giovanni XXIII a Canzo.
3. Sacro Monte di Ossuccio. Patrimonio dell’umanità Unesco, il Santuario della Madonna del Soccorso domina il lago dalle alture sopra Lenno. Quattordici tempietti barocchi si allineano nel viale delle cappelle, rappresentando i14 misteri del rosario. Il quindicesimo
è nel santuario.
4. Battello a vapore. Da aprile a settembre, tutte le domeniche (in luglio e agosto anche il giovedì) si può vivere il lago come una volta, salpando a bordo del Concordia, lo storico battello a vapore.
5. L’Orrido, Nesso. La cascata che si getta fragorosamente nella gola naturale chiamata Orrido di Nesso è stata citata da Leonardo da Vinci nel suo Codice Atlantico, ha ispirato pittori e scrittori, ma soprattutto ha fornito energia a mulini, cartiere, filatoi, oleifici. Si vede anche dal lago, eterna nel suo violento e tormentato flusso.