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La gita al lago che non ti aspetti
Quando il museo esce in strada
E se le strade diventassero gallerie a cielo aperto? Se Leonardo, Hayez o Caravaggio uscissero, per così dire, allo scoperto? Ecco che cosa succede tra i laghi di Varese.
Per chi visita il varesotto nella bella stagione una tappa al Lago Maggiore non può mancare. Delle località adagiate sulla sponda lombarda, Angera è un piccolo gioiello, con la Rocca che domina il panorama e una passeggiata lungolago che ha il sapore d’altri tempi.
Seguendo la mappa del museo diffuso, sarà divertente andare a caccia di indizi che raccontano la storia del borgo. Come il biscione visconteo, dove un tempo risiedeva l’autorità locale; o la targa sulla facciata del palazzo comunale, che racconta di quando Alessandro Volta scoprì il gas metano sull’isolino Partegora... Sono solo alcune delle storie che si possono scoprire tra i vicoli del centro storico.
Così, passeggiando su via Mario Greppi, capiterà di trovarvi faccia a faccia con un grande Caravaggio in versione contemporanea! Si tratta del “fanciullo di Angera”, come è stato ribattezzato Il fanciullo con canestra di frutta riprodotto da Andrea Ravo Mattoni con la tecnica spray. Il murale fa parte oggi di una Pinacoteca a Cielo Aperto, che include altre sei opere su pvc dello stesso artista: raffigurano dettagli di dipinti angeresi, più un omaggio a Leonardo da Vinci (La Scapigliata).
Per chi fosse alla ricerca di angoli più raccolti, si consiglia la visita ai vicini laghi di Comabbio e di Varese, altrettanto ricchi di fascino. Da non perdere nei dintorni i due “baci di Hayez” che portano ancora la firma di Andrea Ravo Mattoni. Il primo, quello di Brera, giganteggia sul muro della scuola primaria di Comabbio; mentre Il bacio di Romeo e Giulietta abbellisce la parete esterna delle scuole di Gavirate. Questa la mission dell’artista: insegnare l’arte sulla strada e avvicinare il grande pubblico ai capolavori del passato.
Se voleste completare il tour con un dipinto originale di Franceco Hayez, vi basterebbe raggiungere la città di Varese. Tra le collezioni civiche, al Castello di Masnago è possibile ammirare la splendida Tamar di Giuda (olio su tela, 1847).
In fondo è a Varese che Mattoni era “uscito allo scoperto” con il suo primo Caravaggio: La cattura di Cristo alla rotonda dell’IPER di Viale Belforte. Era il 2016 e la città cambiava volto grazie al progetto Urban Canvas: oltre una ventina gli street artist impegnati nei sottopassi della città.
Qualcosa di simile è successo nell’estate 2020 a Lavena Ponte Tresa con MAD - Muri Artistici Diffusi, che proponeva vere e proprie sessioni di live painting.
Altro lago, nuove storie da raccontare...
Testo a cura di ERIKA MONTEDORO, guida abilitata ConfGuide-GITEC