- Laghi
Lago Maggiore Paesaggi incontaminati
La straordinaria posizione geografica di Maccagno offre una vista privilegiata sul lago Maggiore, permettendo allo sguardo di spingersi fino alla sponda svizzera da un lato e a Stresa dall’altro.
Il paese è uno dei primi insediamenti del Verbano con una storia nobile, che si deve secondo la leggenda all’ospitalità accordata nel 962 a Ottone I. In cambio, l’imperatore del Sacro Romano Impero concesse l’indipendenza al feudo, persa solo nel 1800 per volere di Napoleone. Nel Seicento Maccagno batteva addirittura moneta. A Maccagno Inferiore si sporge sul lago il Santuario della Madonnina della Punta, mentre, in alto, Palazzo Mandelli conserva le torri originarie e tracce delle mura. Da non perdere il Museo Parisi Valle. Costruito a cavallo del fiume Giona, con un’architettura molto particolare, ospita le opere del maccagnese Giuseppe Parisi e di sua moglie Wanda Valle, oltre a lavori dell’avanguardia artistica italiana del periodo 1930-1980.
Foresta tropicale
Elevata umidità, vegetazione rigogliosa con un’ampia varietà di felci fanno della Cascata di Fermona, a Ferrera di Varese, il fulcro di un paesaggio quasi tropicale. Il torrente Margorabbia, proveniente dalla Valganna, precipita per 30 metri all’interno di una forra dalle pareti calcaree, concludendo il suo salto in una pozza dove è possibile fare un rigenerante bagno. Nel tratto superiore, nei pressi di Cunardo, il Margorabbia si inabissa in un sistema di grotte chiamate Pont Niv, Antro dei Morti, Grotte di Villa Radaelli e Grotte del Traforo. Con il supporto del Gruppo Speleologico Prealpino si possono visitare.
I mulini di Piero
Macine, mucche, caprette: il tempo sembra essersi fermato in Val Veddasca. Un quarto d’ora a piedi dal piazzale della funivia di Ponte di Piero - che, volendo, sale a Monteviasco - si incontrano i mulini, di pietra e legno. Risalgono al XVIII secolo e sono stati restaurati nel 1997. Il paesaggio è incontaminato, l’aria buona e alcuni agriturismi propongono degustazioni di formaggi e salumi locali. Poco distante il torrente Giona forma delle piccole cascatelle molto scenografiche, dove è possibile rinfrescarsi approfittando dell’acqua pulita. Se siete intrepidi, potete imboccare l’incerto sentiero che comincia poco oltre i mulini e conduce a un vecchio ponte di sasso che, attraversato il fiume, sale a Biegno, sull'altro versante della Val Veddasca.
Vita d’altri tempi
Siete in cerca di una pausa dalla civiltà? Monteviasco fa per voi. Arroccato sulle pendici
del Monte Pola, è raggiungibile a piedi percorrendo una mulattiera di 1400 gradini o con la funivia di Ponte di Piero. Case basse con i tetti di piode, balconi di legno, viottoli tortuosi e rudimentali lastricati in pietra (la cosiddetta rizzada), questo paese si confonde nel paesaggio, una cornice di castagni, faggi e noci. Appena fuori dall’abitato, il Santuario della Madonna della Serta risale al 1890, ma nel 1933 l’edificio a pianta ottagonale venne riprogettato a croce greca con la partecipazione di tutta la popolazione, persino dei bambini. Meta di pellegrinaggi, l’ultima domenica di maggio è al centro di una festa, con il tradizionale incanto dei canestri e la partecipazione del corpo musicale di Curiglia.
La ridente Luino
Storica e moderna, Luino è una città dalle mille sfaccettature e dal delizioso lungolago. Ha dato i natali ai comici Massimo Boldi e Francesco Salvi; al poeta Vittorio Sereni e a Piero Chiara, che ne ha fatto una protagonista dei suoi romanzi, in parte scritti a un tavolino dello storico Caffè Clerici, fondato nel 1875. Oggi una targa fuori dal locale
ricorda l’assidua frequentazione dello scrittore.
5 motivi per...
1. Il mercato di Luino. Noto a livello internazionale, pittoresco e coloratissimo, il mercato del mercoledì si rinnova ogni settimana dal 1541, grazie alla concessione di Carlo V. Coinvolge tutto il paese con centinaia di bancarelle. Vi si trova un po’ di tutto, dai vestiti alla pelletteria, dalla merceria agli accessori per cucina. E il cibo: formaggi freschi, salumi, pesci di lago.
2. La Formaggella del Luinese. A pasta molle, grassa, di breve stagionatura, viene prodotta negli alpeggi del varesotto, esclusivamente con latte di capra. È riconosciuta prodotto D.O.P.
3. Spiaggia di Pino Tronzano. Vento in poppa in questa zona del lago, dove è possibile praticare kite e windsurf dal mattino alle prime ore del pomeriggio, approfittando dell’Inverna che spira da sud. Per chi vuole invece rilassarsi, prati per prendere il sole.
4. Monte Lema. Posta al confine tra l’Italia e la Svizzera, la vetta del Monte Lema è un ottimo punto panoramico sul lago Maggiore, il lago di Lugano e sulle cime delle Alpi Pennine e Lepontine. Si raggiunge con un facile e ben segnalato sentiero (3 ore di cammino tra andata e ritorno) che si imbocca dal rifugio Campiglio in località Alpe Pradecolo (Dumenza).
5. Spiaggia di Colmegna. Sassi, scogli ed erba: la spiaggia di Colmegna soddisfa tutte le esigenze, anche quelle di chi ama l’ombra, grazie alla presenza di alberi.