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In viaggio tra il Lago di Varese e il Lago di Monate
Incastonato ai piedi del Parco Regionale Campo dei Fiori e a soli sei chilometri da Varese città giardino, il Lago di Varese è meta ideale per una passeggiata in bicicletta.
Questo grazie alla pista ciclabile di 28 chilometri che delinea il perimetro del lago nella sua interezza o per una gita in barca alla scoperta di uno dei tesori di questo territorio: l’Isolino Virginia, sede del più antico insediamento palafitticolo dell’arco alpino, dal 2011 Patrimonio UNESCO.
L’itinerario parte da Casciago con le sue belle vedute sul Monte Rosa già citate dal Manzoni e prosegue verso Luvinate, sede del prestigioso Golf Club Varese, un campo da golf a 18 buche immerso in uno scenario naturale di grande bellezza.
Dopo aver lasciato Barasso, di origine gallo-celtica, si arriva a Comerio la cui storia è legata alle avventure imprenditoriali di Guido Borghi fondatore della Ignis e quindi a Gavirate con il suo bel lungolago animato da bar e ristoranti e attrezzato con numerose panchine affacciate sulla riva.
Si arriva quindi a Bardello nei cui pressi sono state trovate delle antiche stazioni palafitticole, anche se è nel comune di Biandronno che sono stati rinvenuti i ritrovamenti più interessanti di epoca preistorica, raccolti, in parte, nel piccolo Museo Preistorico dell'Isolino Virginia.
A Cazzago Brabbia sono ancora perfettamente conservate le ghiacciaie, edifici circolari in cui veniva conservato il ghiaccio invernale così che, al suo interno, si mantenessero costanti le temperature necessarie a conservare il pesce pescato nel lago per tutto il resto dell’anno.
Bodio Lomnago fu feudo dei Bossi mentre Galliate Lombardo fu teatro degli scontri tra i Torriani e i Visconti. Ad Azzate si va per godere della vista che si scorge dal suo Belvedere, uno dei punti panoramici più belli sul Lago di Varese.
Riprendendo la strada in direzione Travedona ci dirigiamo verso il Lago di Monate, uno dei laghi più puliti d’Italia e interamente balneabile, dove abitanti del posto e visitatori amano fare il bagno nelle calde giornate estive.
I comuni che sorgono sulle rive del lago ovvero Travedona Monate, Cadrezzate con Osmate e Comabbio sono dotati di spiagge, molte delle quali attrezzate con ombrelloni e pedalò, ristoranti e bar dove fare l’aperitivo. Ma ogni stagione sul lago promette interessanti scenari: dalla riva sud, nel periodo invernale, il panorama si tinge di bianco e in lontananza si scorgono le montagne alpine innevate; in primavera compaiono i primi cigni in escursione e poi le libellule che fluttuano sulle ninfee.
Il lago è anche molto amato dagli appassionati di pesca: sia da coloro che praticano la pesca sportiva per la presenza del luccio e del persico trota, che da coloro che si occupano di pesca professionale per la presenza del coregone.
E sulle rive del lago cresce anche un’eccellenza gastronomica: le pesche di Monate, inserite nell'elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali. Le Perzic de Munà, questo il nome dialettale del prodotto, hanno una lunga storia che risale agli anni '20 del Novecento quando Luigi Colombo, cuoco di Villa Motta di Travedona Monate, ideò un sistema di conservazione per servire il delizioso dessert ai signori Visconti di Modrone anche fuori stagione.
I frutti vengono raccolti al mattino e portati subito in laboratorio dove vengono sciroppati nell’arco della stessa giornata e quindi conservati all'interno di caratteristici barattoli di latta. Questo procedimento consente al prodotto di mantenere un sapore fresco e una croccantezza duratura, totalmente diversa da quella di altri prodotti simili.