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La sponda lombarda del lago Maggiore
Che si tratti di una fugace domenica d’estate o di una parentesi vacanziera di più ampio respiro, il Lago Maggiore (o Verbano) val bene una dolce evasione dall’incalzante afa cittadina.
Incastonato fra Piemonte e Lombardia, si estende per una lunghezza di 66 km, dal territorio italiano a quello svizzero, dalla pianura fino alle montagne dell’Ossola, e si divide in due sponde molto diverse fra loro, quella orientale lombarda e quella occidentale piemontese.
Compresa fra Sesto Calenda e Zenna, al confine con la Svizzera, la riva lombarda del Lago Maggiore è di fatto quella più selvaggia e meno turistica fra le due: connotata da dolci colline, fitti canneti e reperti archeologici di epoca preistorica fino a Laveno, verso nord offre incantevoli paesaggi, con una costa più scoscesa e un entroterra con monti boschivi alti oltre 1000 metri. Oltre alla città di Varese e alle sue storiche “castellanze”, un tempo località autonome e ormai parte integrante della città, su questa sponda si affacciano i borghi di Angera, Leggiuno, Laveno, Maccagno e Luino, ognuno con le loro meraviglie storiche e architettoniche, fra le quali primeggiano lo splendido Eremo di Santa Caterina del Sasso e la spettacolare Rocca di Angera.
Non vi resta che seguirci nella nostra esplorazione itinerante sulla riva lombarda del Lago Maggiore, per conoscere più da vicino questo spicchio di terra lacustre che, grazie ai suoi magnifici colori e al suo ingente patrimonio culturale, ha saputo ispirare nei secoli poeti, musicisti e letterati. Così come oggi riesce a far innamorare i suoi fortunati visitatori.