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Valtravaglia e Valceresio: un paradiso per gli escursionisti
Naturale proseguimento della Valganna e della Valcuvia verso il Lago Maggiore, la Valtravaglia si presenta come una grande vallata, verde e boscosa, percorsa dal torrente Margorabbia.
La valle fu abitata già in epoca preistorica, come testimoniano i reperti archeologici rinvenuti nel corso delle varie epoche, in seguito vi si stabilirono i Celti e poi i Romani. L’itinerario parte da Brissago Valtravaglia, borgo situato nel cuore della Valtravaglia e molto vicino a due dei più bei punti panoramici del Lago Maggiore.
Il Monte Pian Nave, una montagna caratterizzata da due cime unite tra loro da un’ampia sella prativa con una bolla d’acqua nell’incavo e l’Alpe San Michele che in passato era una stazione di alpeggio dove alle malghe si alternavano fitti boschi di castagno.
Si prosegue per Mesenzana, il paese dominato dall’inconfondibile torre che è ciò che resta dell’antico Castello medievale appartenuto ai signori Da Mesenzana, nobili della Castellanza di Travalia. Prima di dirigersi verso Grantola, piccolo centro attraversato dal torrente Grantorella, ci si può fermare in uno degli agriturismi o dei posti di ristoro della zona e assaporare i salumi artigianali o delle pappardelle al ragù di cinghiale.
Ben ritemprati, si riparte alla volta di Montenegrino Valtravaglia, luogo ricco di attrattive per chi ama la natura, punto di partenza ideale sia per tranquille passeggiate che per percorsi più impegnativi. É da Montenegrino che si parte infatti per le escursioni al Monte Sette Termini, alla Pineta alta e al laghetto di Montenegrino; in alternativa, sempre partendo dal paese, si può raggiungere la Pineta bassa da cui si gode un bellissimo panorama sull’Alto Verbano.
Spostandosi verso la parte alta della valle incontriamo Cremenaga, tranquillo borgo posto proprio al confine con la Svizzera. Ultima tappa dell’itinerario è Dumenza che in passato fece parte della Pieve della Valtravaglia, da cui si parte per le escursioni ai monti Clivio e Lema e tappa storica della 3V Via Verde Varesina.
La 3V Via Verde Varesina è un itinerario trekking di 184 chilometri, suddiviso in tappe da percorrere in più giorni, che si snoda tra i laghi di Lugano, Varese e Maggiore attraversando zone di particolare pregio artistico e naturalistico.
Altra tappa importante della 3V Via Verde Varesina è la tappa n.1 che congiunge Induno Olona con Porto Ceresio e tocca alcuni dei borghi più significativi di un’altra valle interessante della provincia di Varese: la Valceresio.
Da sempre via di collegamento tra Varese e il Lago di Lugano, la Valceresio si presenta come un’ampia valle, dal paesaggio molto variegato e gradevole allo sguardo. La valle è famosa per i ritrovamenti di fossili appartenenti all’era Mesozoica conservati nei musei del territorio e appartenenti al Sito UNESCO di Monte San Giorgio.
Al Civico Museo Insubrico di Storia Naturale di Clivio, c’è una collezione di fossili di oltre 4.000 reperti provenienti dalla Valceresio, in particolare dal giacimento di Ca' del Frate/Besnasca sul Monte San Giorgio. A Besano, al Museo Civico dei Fossili oltre a numerosi invertebrati, piante e pesci, sono esposti calchi e originali di molti rettili marini, tra i quali quello del Besanosaurus, un fossile di rettile acquatico del Triassico, la cui origine è stata datata a circa 235 milioni di anni fa.
L’area è molto interessante anche per la presenza a Bisuschio di Villa Cicogna Mozzoni, un vero e proprio gioiello del Rinascimento lombardo e per le antiche fornaci e cave in pietra che hanno da sempre caratterizzato questa zona. Ad Arcisate si produceva la calce, con la pietra calcarea di Saltrio, in epoca romana, vennero costruite le mura di Milano, mentre Viggiù è da sempre famosa per le sue cave.
Affacciato in posizione pittoresca proprio sul Lago di Lugano (Ceresio) ecco Porto Ceresio: partendo dall’imbarcadero e percorrendo il suo lungolago si può arrivare quasi fino al confine con la Svizzera. Una sosta ritemprante in uno dei ristoranti situati sulla passeggiata, prima di riprendere il cammino verso la parte più alta della valle, è altamente consigliata.
Qualche idea per un piatto tipico da assaggiare? Una porzione di risotto al pesce persico oppure dei lavarelli in carpione. Si mangia molto bene anche nei borghi situati nei boschi sopra Porto Ceresio come a Cuasso al Monte, mentre Brusimpiano è molto amata per le sue spiaggette a lago dove d’estate ci si può recare per fare un bagno. Per rientrare verso la Valganna si passa per Marzio, località situata sulla Linea Cadorna e immersa nel verde, punto di partenza per interessanti sentieri.