- Arte e Cultura
Naso all’insù per le vie di Milano
Gironzoliamo per la città osservando targhe ed iscrizioni
Avete presente quando si dice: “non vedere oltre il proprio naso?" Ecco è proprio questo che faremo oggi, provare a girare per la città guardando oltre, con il naso all’insù.
Sì, perché agli angoli delle vie o sui palazzi non si trovano solo i nomi scelti per il viale, la piazza o la via che si sta percorrendo, con i relativi numeri civici… ma spesso vi sono targhe, insegne che ci ricordano di personaggi vissuti proprio lì o eventi accaduti in zona.
Chi non ha mai visto in qualche città o anche in paesini sperduti la targa che ci ricorda “qui dimorò Giuseppe Garibaldi”?… tanto che io da piccola mi domandavo se il mitico eroe dei 1000 avesse davvero fatto la storia o si fosse solo divertito a provare la comodità di innumerevoli giacigli… mi perdonerà l’eroe in giubba rossa.
Ma torniamo alla mia città, Milano.
Se passeggiando lungo la pedonale arteria commerciale di Corso Vittorio Emanuele faremo attenzione più che alle vetrine alle targhe non potremo mancare di notare la statua di un antico romano, il Sciur Carera, personaggio che ci ricorda in latino che “deve essere privo di ogni vizio chi si appresta a criticare un altro”: la statua (Omm de preja, uomo di pietra) veniva utilizzata per affiggervi motti politici, satire o cartelli anonimi. Chissà cosa pensa oggi di quel via vai indifferente che gli passa davanti ogni giorno?
In Via Armorari, zona in epoca medioevale caratterizzata da botteghe di armaioli, troviamo una targa che ci ricorda di Ernest Hemingway a Milano: arruolato nella Croce Rossa americana, ferito ad una gamba, si innamora qui di un’infermiera che gli ispirerà la protagonista femminile di “Addio alle armi”.
In via Bigli una targa fa memoria del salotto culturale della Signora Clara Maffei, ma scopriremo anche la dimora ove abitava la famiglia di Albert Einstein nonché una delle case utilizzate dal comitato organizzatore di quelle che saranno “Le Cinque Giornate”.
In Piazza Pio XI, vicinissimo alla Pinacoteca Ambrosiana, una targa riporta il nome di tal Sciesa Amatore (erroneamente qui chiamato Antonio) famoso per la frase “Tiremm innanz” (tiriamo avanti), pronunciata mentre resisteva con dignità all’invasore austriaco!
Ma la targa più milanese è in Via S.Maria Podone e ci ricorda in milanese quanto il poeta Gaetano Crespi fosse “ambrosiano de coeur (cuore) e de carater”.
Questi solo alcuni esempi, si potrebbe davvero fare un tour delle targhe a Milano!
Testo a cura di ELENA MEVIO, guida abilitata ConfGuide-GITEC
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